Oggi 20.479 casi di coronavirus in Uk. Per il secondo giorno di fila i contagi giornalieri sono sopra quota 20mila, mentre i ricoveri sono saliti leggermente, ma i morti sono diminuiti, a conferma che il Regno Unito sta ormai raccogliendo i frutti della sua campagna vaccinale. La diffusione della variante Delta sta preoccupando, ma non in Inghilterra, dove evidentemente è più chiaro il fatto che sia questa la vera nuova normalità. Sarebbe, infatti, possibile azzerare i nuovi casi solo se i vaccini garantissero immunità sterilizzante, se fossero cioè in grado di impedire la trasmissione. Ma l’unica garanzia che i vaccini anti Covid forniscono è una protezione da morte e forme gravi di Covid, motivo per il quale la prospettiva più realistica al momento è appunto quella di convivere con il coronavirus, che è esattamente quello che facciamo con l’influenza. Ogni anno ci sottoponiamo alla vaccinazione antinfluenzale, capita comunque di riportare l’influenza, ma non si rischia la morte per questo. Ed è questo il senso della campagna vaccinale anti Covid. Lo hanno ben compreso a Downing Street, dove continuano a ripetere che bisogna imparare a convivere con il coronavirus come si fa già con l’influenza.



COVID UK, BOOM CASI MA MENO MORTI

In una settimana è stato registrato in Gran Bretagna un incremento del 76% di casi, ma il numero dei decessi resta basso. Ne sono stati registrati 23 nelle ultime 24 ore, dunque è stato constatato un calo del 14% dei decessi rispetto alla settimana scorsa. Sono invece aumentate le ospedalizzazioni, del 17% in una settimana. Ma è pur vero che l’ultima volta che in Uk ci sono stati 20mila casi in un giorno, alla fine di gennaio, c’erano mille morti e duemila ricoveri al giorno. Dunque, la prospettiva è cambiata. Il legame tra infezioni e malattie gravi-decessi si è indebolito in maniera significativa, quindi si guarda al futuro con ottimismo. C’è infatti la consapevolezza che i casi continueranno ad aumentare, ma la situazione sarà diversa rispetto agli ultimi mesi, perché i vaccinati saranno al sicuro da forme gravi e dal rischio di morire. Dunque, si configurerà una situazione simile a quella a cui ci siamo abituati per l’influenza, che in Inghilterra – secondo i dati della Public Health England – nella stagione 2017-18 ha causato 22mila morti in un anno. Dunque, non c’è alcuna intenzione di rivedere le restrizioni. La priorità è quella di procedere a spron battuto con le vaccinazioni, soprattutto per la seconda dose.



COVID UK, “PORTARLO A LIVELLI INFLUENZA”

Gli esperti britannici hanno ammesso, come riportato dal Daily Mail, che non sarà possibile eradicare il coronavirus e che sia impossibile arrivare a zero morti Covid, quindi l’obiettivo deve essere quello di arrivare ad un livello comparabile con l’influenza, che uccide da 17mila a 50mila person eogni anno in Inghilterra. C’è stato un acceso dibattito anche sul numero di morti. «Tutte le morti sono molto emotive e sconvolgenti, ma è importante concepire il Covid come abbiamo fatto per altri virus perché diventerà una caratteristica normale nella società. Dovremmo considerarlo un successo se lo portiamo a livelli paragonabili alle morti per influenza ogni anno. Non raggiungeremo mai Covid zero», ha dichiarato il professor Karol Sikora, esperto di medicina presso l’Università di Buckingham, al MailOnline. Il ministro dell’Ufficio di Gabinetto Michael Gove a Times Radio ha dichiarato: «Dobbiamo accettare il fatto che questo virus circolerà, e sarà il caso, purtroppo, che negli inverni a venire scopriremo che le persone lo contraggono o varianti successive e si ammaleranno. Purtroppo ci sono malattie respiratorie, compresa l’influenza stessa, che ogni anno provocano un’impennata di persone che vengono portate in ospedale e in alcuni casi subiscono conseguenze tragiche».

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