Allarme varianti Covid in Umbria, cresce il numero di casi positivi e di ricoverati. Altri 13 pazienti negli ospedali regionali per problematiche legate al Covid-19, nelle scorse ore è arrivato il monito di Donatella Tesei. La presidente dell’Umbria ha evidenziato in assemblea legislativa: «La variante brasiliana rischia di diventare il nuovo mostro di questa crisi in tutta Italia. Lo dico con la preoccupazione per l’Umbria e per il Paese».
«Noi umbri supereremo anche questa terribile sfida», ha aggiunto Donatella Tesei: «A fronte di questo impegno comune che ci deve vedere tutti schierati nella stessa trincea, vi assicuro che la zona rossa non sarà sinonimo di chiudersi in casa passivamente aspettando che passi la nottata». La presidente dell’Umbria ha poi annunciato una serie di iniziative già richieste alla sanità regionale, a partire dalla ristrutturazione del contact tracing e dall’isolamento di tutti i cluster di variante. (Aggiornamento di MB)
ALLARME VARIANTI COVID IN UMBRIA: 500 RICOVERATI
Ogni ora c’è un ricoverato in più in Umbria. La piccola regione è in “ostaggio” di due varianti, quella inglese e brasiliana. Queste versioni mutate del coronavirus si sono insinuate moltiplicando la curva dei contagi. Per questo da oggi è per due terzi in zona rossa “rafforzata”. «Un intervento duro, doloroso ma importante per evitare la diffusione del virus che è stato registrato da noi con la presenza nelle sue varianti, brasiliana ed inglese», ha dichiarato Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, a Tgcom24. Ieri è stato raggiunto il numero massimo di ricoverati dall’inizio della pandemia Covid: ha toccato quota 484, con un aumento giornaliero di 26 pazienti in un solo giorno. Oggi siamo a 500, quindi ci sono stati altri 16 ricoveri. Di questi, 77 (+4) sono in terapia intensiva.
I nuovi positivi sono 190, i guariti 66 e i morti 6 (sono 840 in totale). Quindi, gli attualmente positivi arrivano a 6.902, +118. Questo a fronte di 754 tamponi analizzati e 1.390 test antigenici. Pertanto, il tasso di positività è del 25,1% sui molecolari e dell’8,86% totale. La pressione ospedaliera è rappresentata soprattutto dalle terapie intensive, che ieri erano occupate al 56%, quindi ben oltre la soglia di guardia.
COVID UMBRIA, EMERGENZA VARIANTI INGLESE E BRASILIANA
In particolare, è allarme variante brasiliana a Perugia. Prima ha messo in ginocchio la città, poi altri 64 comuni in tutta l’Umbria. Si è insinuata nell’ospedale di Perugia, il più grande del centro Italia tra Roma e Firenze. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il portatore è qualcuno che assisteva un paziente in un reparto non Covid. La teoria è stata confermata. Il cluster è impressionante e ora tutti gli ospedali sono in affanno. Ma è dall’Epifania che l’Umbria ha visto la pandemia Covid sfuggire in provincia di Perugia. Qui le varianti inglese e brasiliana si sono mosse in contemporanea. È successo a Neurochirurgia, dove due infermieri si sono ricontagiati. Da lì è nato il sospetto delle varianti. Ci sono 220 operatori che avevano cominciato la profilassi del vaccino che sono risultati positivi. Un altro campanello d’allarme. Se la variante brasiliana sta colpendo in ospedale, quella inglese i bambini. Da 0 a 13 anni è la fascia di età con picchi di tamponi positivi. Il coronavirus a Perugia, infatti, ha corso nelle classi delle materne e dell’elementare, ma anche sullo scuolabus. E ora è emergenza.