Un giovane su 3 può ammalarsi gravemente di Covid-19 e il fumo può giocare un ruolo importante, secondo una recente ricerca. Lo studio, pubblicato sul Journal of Adolescent Health, è stato realizzato dai ricercatori dell’Università della California, che hanno esaminato più di 8mila persone di età compresa tra i 18 e i 25 anni, i quali hanno partecipato al National Health Interview Survey per vedere quanto siano vulnerabili in relazione agli indicatori di rischio indicati dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, cioè problemi cardiaci, diabete, asma, patologie autoimmuni come lupus o artrite reumatoide, malattie del fegato, obesità e fumo. Gli autori sono partiti dall’osservazione che il numero di giovani contagiati da Sars-CoV-2 negli Stati Uniti è in aumento, quindi hanno indagato un campione concludendo che la “vulnerabilità medica” complessiva è pari a circa il 33 per cento per i maschi e al 30 per cento per le femmine. Tenendo conto degli ultimi dati, c’è stato un aumento del 299% nelle ultime settimane di giovani e del 139% degli anziani.



COVID, I GIOVANI E IL RUOLO DEL FUMO

Anche se i valori assoluti sono a svantaggio degli adulti, i ricoveri dei giovani sono cresciuti più velocemente. Ma dallo studio è emerso anche che nei non fumatori esaminati la suscettibilità a sviluppare Covid-19 in forma più grave è di circa il 16 per cento, rispetto al 31,5 dell’intero campione, inclusi quindi i fumatori. I ricercatori hanno incluso anche coloro che usano sigarette elettroniche, concludendo che sono “associati effetti avversi sulla funzione respiratoria e immunitaria”. Un risultato che smentisce quanto emerso nei mesi scorsi, quando si è ipotizzato addirittura un ruolo “protettivo” da parte del fumo. Charles Irwin, co-autore dello studio, ha commentato: «Il rischio di essere vulnerabili alle malattie gravi viene dimezzato quando i fumatori vengono rimossi dal campione». E quindi ha aggiunto una considerazione: «Gli sforzi per ridurre il fumo e l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani adulti probabilmente abbasserebbero la loro vulnerabilità alle malattie gravi».

Leggi anche

"Covid grave può restringere tumori"/ Studio Usa: virus trasforma i monociti in "alleati" contro il cancroI NUMERI/ Covid, gli italiani promuovono medici (42%) e famiglia (55%), bocciano tv ( 13,6%) e Ue (21%)