Ricordate le discussioni sulle diverse forme di capitalismi? Un tempo ci si appassionava alla differenziazione tra capitalismo di mercato dispiegato e capitalismi a economia mista, ossia a regolazione del mercato e a presenza di imprese pubbliche e di imprese non quotate piccole o non piccole ch’esse fossero. Ciò che mancava a quell’analisi era non collegare questa discussione sulle diverse forme di proprietà al costrutto istituzionale entro cui e grazie a cui queste diverse forme di proprietà esercitavano la loro influenza sui ritmi e le forme della crescita capitalistica.
Ora la differenza è sotto gli occhi di tutti nel confronto impietoso ma evidente tra superiorità delle forme capitalistiche co-regolate (nell’intersezione tra parlamenti e lobbies) dallo stato di diritto e forme capitalistiche invece non regolate dal diritto e quindi dalle costituzioni ma invece dai rapporti di forza esistenti tra gli Stati nazionali (nell’oscurità dei rapporti tra parlamenti nazionali e burocrazie interstatali e poteri situazionali di fatto).
Di questi capitalismi esistono diversissime forme intermedie, ma le due forme archetipali dominanti sono il capitalismo Usa e quello in costante tensione tra centralizzazione e de-centralizzazione che è l’Ue. In quest’ultima la Costituzione non regna: regna solo la forza dei trattati internazionali e quindi lo stato di diritto tace. Tutto è più macchinoso e lento: tutto è sottoposto ai ricatti dei nazionalismi e delle pressioni occulte burocratiche esercitate direttamente sui garanti dei citati trattati, ossia i presidenti delle singole repubbliche europee. Un capitalismo, insomma, che così pone le basi della trasformazione degli stessi regimi politici parlamentari in regimi politici presidenziali anche in quelle nazioni che apparentemente paiono ancora governate da partiti che in realtà da tempo sono in decomposizione. L’Italia sarà in futuro un esempio chiaro di questa tendenza che sta trasformandosi da potenza in atto.
Ma ora non accaloriamoci su questo punto e verifichiamo invece l’efficacia e l’efficienza dei due modelli archetipali di capitalismo dinanzi alla tragedia pandemica. Il capitalismo Ue si rivela per quello che è: una macchina inefficiente ed inefficace e che pone a grave rischio l’esistenza stessa dei cittadini delle diverse nazioni europee nella tragedia pandemica.
Il piano Biden ne è una prova esemplare… a contrario. Per capirlo vediamo in estrema sintesi ciò che ha fatto la Commissione europea a partire dal 17 giugno 2020 quando ha presentato la strategia per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini contro il Covid-19 e sostiene 23 progetti di ricerca con 128 milioni di euro a valere su Horizon 2020 in aggiunta ai 48,5 milioni di euro per finanziare 18 progetti di ricerca, a cui si aggiungono 117 milioni per 8 progetti di diagnostica e cure. Il 25 novembre l’Ue ha firmato contratti per acquistare vaccini contro il Covid-19 per tutti gli Stati membri dell’Ue e Horizon 2020, nel suo ultimo work programme, ha stanziato un miliardo per la ricerca sul Covid-19.
Per sostenere il settore finanziario e le imprese, la Commissione europea ha adottato il 19 marzo 2020 il Temporary framework che consente ai Paesi Ue di garantire che le imprese di tutti i tipi dispongano di liquidità sufficiente e di preservare la continuità dell’attività economica durante e dopo la crisi, consentendo agli Stati membri di effettuare spese eccezionali attivando la clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita. Il 27 maggio Ursula von der Leyen ha stanziato sul pacchetto Next Generation Eu 750 miliardi di euro per la ripresa socio-economica e il Parlamento europeo ha adottato in via temporanea regole più flessibili sui requisiti patrimoniali che garantiscono condizioni favorevoli alle banche, per sostenere i flussi di credito a imprese e famiglie e assorbire le perdite.
Infine, il 10 novembre 2020 la “squadra di negoziatori” del Parlamento europeo ha raggiunto un accordo definito” provvisorio” con il Consiglio Ue sul bilancio Ue 2021-2027 e il 17 dicembre lo stesso Parlamento ha approvato l’intesa con i 27 sul bilancio Ue 2021-2027. Il 26 marzo 2021 il Fondo di solidarietà Ue è stato “esteso” per coprire le emergenze sanitarie pubbliche con 800 milioni di euro. L’Ue nel contempo ha erogato le prime tranche di Sure, permettendo agli Stati membri di ricevere fino a 100 miliardi di euro per prestiti agevolati che devono consentire alle aziende di mantenere i propri dipendenti e ridurre l’orario di lavoro, fornendo al contempo un sostegno al reddito. Ricordo, inoltre, che l’Ue ha messo a disposizione 350 milioni di euro a sostegno della Grecia, punto di arrivo della maggior parte di rifugiati e migranti delle nazioni del sud-est asiatico.
Dinanzi a ciò si staglia il piano Usa da oltre 2mila miliardi di dollari per sostenere le reti stradali, gli acquedotti, i ponti, le ferrovie e la banda larga digitale, con un’enfasi su impatto ambientale e transizione energetica alle fonti rinnovabili. Ma non basta: pochi giorni or sono la Camera del Congresso nordamericano ha approvato definitivamente il maxi-piano di aiuti all’economia: 1.900 miliardi di dollari. È l’American Rescue Plan, approvato con una stretta maggioranza democratica. Come ha affermato lo stesso Biden, “una legge che volterà pagina nella pandemia e farà ripartire la nostra economia”.
Il punto centrale dell’intervento è il sostegno dei ceti medio-bassi. Infatti, dei 2mila miliardi, circa 800 sono destinati a pagamenti rivolti alle famiglie americane, con assegni una tantum da 1.400 dollari a persona che raggiungeranno chi ha redditi individuali fino a 75mila dollari e di coppia fino a 150mila dollari. A questi si aggiungono 246 miliardi per l’estensione a settembre dei sussidi straordinari federali di disoccupazione per 300 dollari a settimana e 143 miliardi per ridurre la povertà anzitutto tra giovanissimi e comunità di colore. In questo contesto il Pil Usa dovrebbe accelerare del 6,5%.
Per quanto riguarda i vaccini, infine, gli Stati Uniti stanno vaccinando circa due milioni di persone al giorno, con 61 milioni di cittadini che hanno ricevuto una o due dosi e 32 milioni sono completamente vaccinati. Non sono necessari commenti di sorta.
Dimenticavo: i denari così stanziati negli Usa sono diretti, per via di un sol cenno da parte della Fed, a finire nelle tasche dei cittadini Usa, senza perifrasi e finanziamenti alle banche perché finanzino a loro volta gli Stati i quali Stati così possano contribuire ai bilanci statali che contribuiscono a loro volta al bilancio europeo e così via, e così via, via via, in una vertigine senza fine, mentre i fumi dei riti delle liturgie europee salgono su, verso scenografici cieli senza stelle.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI