Il Covid torna a riaffacciarsi negli Stati Uniti, quel che non ci si aspettava è il ritorno delle restrizioni. L’emergenza è ormai un brutto ricordo, eppure ci sono alcuni distretti scolastici che in Usa hanno deciso di cancellare le lezioni in presenza. Stando a quanto riportato dall’Ansa, la decisione sarebbe stata presa in seguito ad un picco di infezioni respiratorie, tra cui il Covid, tra studenti e personale che ha generato la cancellazione delle lezioni. In particolare, due distretti scolastici del Kentucky hanno dichiarato di voler fermare la normale attività, invece il distretto scolastico di Runge, vicino a San Antonio, in Texas, ha fatto sapere ai genitori tramite una lettera che avrebbero chiuso dal 22 agosto al 29 agosto, annullando pure le attività extrascolastiche, a causa dell’aumento di casi Covid.
Infatti, l’ultimo report del Texas Health and Human Services evidenzia un aumento del 29% nelle ultime settimane dei casi, invece i ricoveri sono saliti del 10%, da 992 a 1.096 nel solo Texas. A livello nazionale, invece, negli Usa i ricoveri per Covid sono aumentati per la quinta settimana consecutiva, secondo i dati dei Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). In particolare, nella settimana terminata il 12 agosto i ricoveri sono aumentati da 10.370 a 12.612.
COVID USA, BIDEN CHIEDE FONTI PER NUOVO VACCINO
Nel frattempo, il presidente Usa Joe Biden ha chiesto al Congresso i fondi per la produzione di un nuovo vaccino contro l’ultima variante Covid, proprio alla luce dell’aumento dei casi negli Stati Uniti, precisando di aver formulato «una raccomandazione» affinché tutti gli americani si sottopongano alla vaccinazione. Peraltro, nei giorni scorsi l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) aveva ribadito che il coronavirus «continua a circolare in tutti i paesi, continua ad uccidere e a cambiare». Durante la conferenza stampa a Ginevra sulle emergenze sanitarie globali, il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus aveva rilanciato il tema del Covid, spiegando che «continua a valutare alto il rischio di Covid-19 per la salute pubblica globale».
Anche se tre mesi fa ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale per il Covid e ha dichiarato che resta una minaccia per la salute globale, da allora il numero di casi, ricoveri e morti a livello mondiale sta continuando a diminuire. «Tuttavia il numero di Paesi che ci riportano i dati è diminuito in modo significativo. Nell’ultimo mese solo il 25% dei Paesi ha segnalato decessi per Covid all’Oms e solo l’11% ha segnalato ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Questo non significa che gli altri Paesi non registrino morti o ricoveri, significa che non li stanno segnalando all’Oms».