I Governi dell’Ue hanno usato la pandemia di Covid-19 come spinta per promuovere il Green? Uno studio condotto in Ungheria, i cui risultati sono stati pubblicati su Enviromental science & policy e messi in luce da La Verità, ha rivelato che la paura del virus ha rafforzato le convinzioni sul cambiamento climatico. I due fenomeni sembrerebbero distanti, ma in realtà c’è una spiegazione scientifica a tale correlazione. Le crisi, infatti, non seguono la logica del chiodo schiaccia chiodo. Quando emerge una minaccia, essa contribuisce ad “aumentare i timori verso altri pericoli” anche precedentemente ignorati. Il cosiddetto “bacino di preoccupazione” è potenzialmente infinito.



La ricerca in questione si basa su un sondaggio effettuato nell’autunno del 2020 in 27 Paesi dell’Ue e nel Regno Unito. Gli intervistati hanno ammesso di avere una “profonda preoccupazione per il Covid-19 fortemente associata a una serie di inquietudini relative al cambiamento climatico”. In sostanza, la catastrofe sanitaria e quella ecologica vanno di pari passo.



“Covid usato da Governi per spingere Green”. I risultati dello studio su pandemia ed emergenza climatica

Lo studio che rivela che il Covid-19 potrebbe essere stato usato dai Governi dell’Ue per spingere il Green evidenzia anche alcune differenze tra i Paesi. Quelli che hanno avuto delle misure di restrizione molto dure durante la pandemia sono quelli che adesso sentono maggiormente la necessità di salvare l’ambiente. Un lockdown in questo senso pesa di più rispetto al tasso di mortalità, in quanto contano più gli allarmismi percepiti di quelli reali. Anche i più scettici, grazie a questo tipo di narrazione, verrebbero convinti.



È così che sembrerebbe, dall’analisi effettuata sulle colonne de La Verità, che anche la distribuzione dei fondi del Pnrr sia stata condizionata da questo fenomeno. Alla transizione ecologica, infatti, è destinato un terzo del denaro messo a disposizione. In totale ben 71 miliardi di euro. Alla sanità, nonostante i problemi evidenziati dalla pandemia, invece, solo poco più di 15 miliardi.