embarekIl coronavirus è “fuoriuscito” dal laboratorio di Wuhan? Forse. A lasciare in piedi questa ipotesi sull’origine della pandemia Covid è Peter Ben Embarek, a capo della squadra di esperti dell’Oms che indaga sul Sars-CoV-2. Ne ha parlato nel corso del documentario “The Mistery of the Virus – A Dane Seeking the Truth in Cina”, che è andato in onda sul canale danese TV2. Uno sviluppo clamoroso, se consideriamo che quel rapporto congiunto Oms-Cina del marzo 2021 in realtà bocciava questa ipotesi. A tal proposito, lo scienziato ha ammesso che è stato difficile discutere di questa teoria con gli scienziati cinesi. «La delegazione dell’Oms ha ottenuto il permesso di visitare due laboratori dove si effettuano ricerche sui pipistrelli, ma nel corso di queste visite abbiamo avuto diritto ad una presentazione, poi abbiamo potuto parlare e fare le domande che volevamo porre, ma non abbiamo avuto la possibilità di consultare alcuna documentazione». Un altro elemento a conferma della mancanza di collaborazione da parte della Cina nelle indagini sull’origine del Covid.



“PAZIENTE ZERO? FORSE SCIENZIATO…”

Un altro aspetto importante a cui ha fatto riferimento Peter Ben Embarek nel documentario danese riguarda il paziente zero. «Nessuno dei pipistrelli vive allo stato brado nell’area di Wuhan e le uniche persone che probabilmente si sono avvicinate a quelli sospettati di ospitare il virus che ha causato Sars-CoV-2 sono i dipendenti dei laboratori della città». Dunque, il paziente zero, la prima persona che si è infettata di Covid, potrebbe aver preso il virus da un pipistrello mentre lavorava nel laboratorio di virologia di Wuhan. Una sorprendente inversione di rotta da parte di chi aveva definito la teoria della “fuga” dal laboratorio una ipotesi «estremamente improbabile». Ora invece afferma: «È probabile che un impiegato del laboratorio abbia inavvertitamente portato il virus a Wuhan dopo aver raccolto campioni sul campo». Non ha neppure nascosto attriti tra la delegazione dell’Oms e i ricercatori cinesi, visto che le autorità di Pechino avevano ordinato e fatto pressioni affinché «venisse escluso dal rapporto ogni riferimento all’ipotesi di una fuga da un laboratorio». Per questo dopo oltre 48 ore di discussione fu scritto che l’ipotesi era «molto improbabile».



“QUALCUNO VUOLE NASCONDERE QUALCOSA?”

Peter Ben Embarek ha ammesso che al team dell’Oms è stato negato l’accesso a libri e documenti «direttamente dal laboratorio». Inoltre, ha attribuito quell’atteggiamento poco trasparente degli scienziati e funzionari cinesi ad un possibile tentativo da parte della Cina di “salvarsi la faccia” riguardo la questione del Covid e dei possibili legami col laboratorio di Wuhan. «Forse perché significa che c’è un errore umano dietro tale incidente e quindi non sono molto felici di ammetterlo. In parte c’è il tradizionale sentimento asiatico per il quale non si deve perdere la faccia, poi l’intero sistema si concentra molto sul fatto che bisogna essere infallibili e perfetti. Potrebbe anche essere che qualcuno vuole nascondere qualcosa, chi lo sa?».

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