I casi di covid sono tornati a salire nelle ultime settimane, complice la diffusione della variante Eris che ha trovato terreno fertile grazie all’estate e alla vacanze. Al momento, come riferisce il sito di TgCom24, si tratta della variante maggiormente diffusa con una percentuale del 41,9 per cento, dati dell’ISS, l’istituto superiore di sanità. Situazione simile a livello globale, dove l’ultima variante covid sta prendendo il sopravvento: “è caratterizzata da un notevole incremento, rappresentando la cosiddetta variante di interesse (VOI) maggiormente rilevata in Europa, Stati Uniti e Asia. Ma niente allarmismi. Ad oggi, infatti, non si evidenziano rischi addizionali per la salute pubblica rispetto alle varianti già in circolazione”, viene specificato.
I sintomi provocati sono più o meno quelli standard, leggasi mal di gola, tosse secca, naso che cola, mal di testa e dolori muscolari, problemi che solitamente vengono causati anche da una banale influenza. Si tratta di un virus che colpisce soprattutto le vie respiratorie e che viene curato con riposo e tachipirina in caso di condizioni ritenute non gravi, previa ovviamente visita del medico di base. “Gli studi effettuati – fa sapere l’Iss – evidenziano che EG.5 (il nome tecnico della Eris ndr) è caratterizzata da un elevato tasso di crescita, il quale, insieme ad una diminuita capacità di neutralizzazione da parte di anticorpi verso altre varianti, giustificherebbe la sua prevalenza in diversi Paesi”.
COVID, VARIANTE ERIS DOMINA IN ITALIA: “NON VI SONO RISCHI ADDIZIONALI”
In ogni caso non stiamo parlando di una minaccia: “Ad oggi non si evidenziano rischi addizionali per la salute pubblica rispetto ai lignaggi co-circolanti”.
Rispetto ad una settimana fa, come da bollettino ufficiale, i casi di covid in Italia sono cresciuti del 44% ma il tasso di occupazione delle terapie intensive resta minimo, 0.6% così come l’incidenza ogni 100mila abitanti: situazione da monitorare ma nessuna paura, così come fatto sapere dagli esperti. Vedremo come evolverà il quadro con l’arrivo dei primi freddi autunnali.