Un gruppo di ricercatori israeliani dell’Istituto scientifico Weizmann di Rehovot è riuscito a creare in laboratorio degli embrioni umani artificiali partendo dalle cellule staminali. Non si tratta del primo studio del genere, ma solamente alcuni mesi fa un altro gruppo di scienziati di Cambridge era riuscito ad ottenere dei risultati simili, ma in ogni caso si tratterebbe di un notevole passo avanti che confermerebbe, quanto meno, che il primo studio è replicabile.



Lo scopo dietro alla creazione degli embrioni artificiali è quello di osservare da vicino, per la prima volta nella storia della biologia, il processo di sviluppo della vita. Infatti, sia per ragioni mediche che per ragioni etiche non era mai stato possibile osservare direttamente quello che accade ad un ovulo umano quando entra in contatto con gli spermatozoi, formando, appunto, quell’embrione dal quale, all’interno dell’utero, ha effettivamente origine la vita. Gli embrioni artificiali, invece, hanno permesso di osservare una piccola porzione di questo processo, ma per via dei limiti etici e legali dietro all’uso di staminali, sono stati distrutti dopo 14 giorni.



Embrioni artificiali tra ricerca ed etica

Insomma, la possibilità di osservare il processo di creazione della vita grazie agli embrioni artificiali potrebbe aprire a tutta una nuova serie di importanti risultati accademici e scientifici, ma secondo i ricercatori, per arrivarci, occorrerebbe un allentamento delle leggi in materia di etica. Lo studio israeliano, infatti, era riuscito a creare effettivamente la vita, distrutta dopo appena 14 giorni, proprio nel momento in cui teoricamente iniziano a formarsi i primi tessuti.

Inoltre, gli embrioni artificiali creati fino ad ora si sono dimostrati piuttosto fragili e complicati da gestire, con un tasso di successo piuttosto basso, che potrebbe essere aumentato solo aprendo a sperimentazioni più lunghe ed approfondite. Tuttavia, così come molti scienziati chiedono che le regolamentazioni in materia staminali vengono allentate, sono anche parecchi quelli che chiedono che vengano interrotti completamente tutti gli studi analoghi a quelli degli embrioni artificiali. Non molto tempo fa, infatti, un embrione di laboratorio era stato impiantato, in Cina, nell’utero di una donna, causandole un aborto, oppure lo scorso anno un embrione artificiale di topolino era cresciuto al punto da sviluppare il cuore, che batteva in provetta.