Dalla provincia di Salerno la terribile storia di cronaca, di una donna, Sonia Bianchi, sopravvissuta ad un tentativo di femminicidio. Nel 2020 il marito Massimo Salvatore tentò di sgozzarla, accoltellandola alla gola. L’uomo poco dopo in preda al panico con il pensiero di aver commesso un omicidio si suicida impiccandosi. Ora i problemi per la povera donna non sono finiti, i suoceri infatti, considerandola colpevole della morte del figlio la stanno minacciando. La vicenda è così finita nella aule di tribunale, dalle quali emergono i particolari delle intimidazioni da parte della famiglia del marito, che a quanto pare erano iniziate già prima dell’episodio violento durante il quale Massimo Salvatore tentò di sgozzare la moglie.
Sarebbero due i fascicoli aperti sul caso di Sonia Bianchi, nei quali ci sono anche i verbali delle numerose denunce che Sonia Bianchi, di 33 anni e madre di tre figli, avrebbe in passato presentato alle forze dell’ordine sentendosi chiaramente in pericolo. Le liti tra i due coniugi infatti sembrerebbero essere state piuttosto frequenti e dovute principalmente al fatto che lei voleva separarsi da quell’uomo violento.
Sonia Bianchi, scampata al femminicidio ora è vittima delle minacce dei suoceri
Nella tragica vicenda del tentato omicidio di Sonia Bianchi, c’è non solo l’atroce violenza di un uomo che per paura di perdere sua moglie arriva a prendere un coltello da cucina e tentare di sgozzarla. Successivamente anche la tragedia del suicidio di Massimo Salvatore, poi ritrovato nella campagne della provincia di Salerno impiccato ad un albero. I suoceri della donna hanno sempre sostenuto la tesi della colpevolezza di Sonia Bianchi, piuttosto che riflettere sulle violenze compiute dal figlio. E già a partire dai mesi successivi al tentato delitto avevano inziato le minacce alla nuora.
Il suocero avrebbe più volte intimidito la nuora faccia a faccia con frasi del tipo: “Finisco il lavoro iniziato da mio figlio, è meglio che ti guardi le spalle”. Precedentemente, anche durante la difficile convivenza la suocera le inviava messaggi accusatori: “Mio figlio fa bene come si comporta, ti dobbiamo uccidere, sei una poco di buono. Tu sei una sporca, hai gli amanti: ora chiamo mio figlio e ti faccio vedere cosa ti fa passare“. Ora i due risponderanno alle accuse, nel corso del processo presso il tribunale di Salerno.