Non si arresta la fuga degli investitori di Credit Suisse, neanche dopo il salvataggio che doveva assicurare una tregua all’emergenza finanziaria dell’Istituto. L’emorragia, come riportato da molti quotidiani, si attesta attualmente ad una cifra che è destinata a salire e al momento è pari a 61,2 miliardi di franchi svizzeri. Il record di deflussio iniziato già a gennaio e segna il record negativo del primo trimestre 2023. Ancora prima dell’acquisizione della banca UBS infatti, la perdita era stata di 123,2 miliardi di franchi a fine 2022.
Ora un rapporto intermedio mostra la corsa degli investitori a liberarsi di titoli e depositi spostando i soldi e dirottandoli in altre soluzioni. Non c’è più fiducia, questo è quanto emerge dai dati, pubblicati dalla stessa Credit Suisse e commentati in una nota, nella quale si afferma che “Sono stati registrati significativi deflussi netti di asset“, per commentare così la fuga e la chiusura dei conti correnti dall’istutito. Comunicato nel quale la banca ha anche dichiarato che “I deflussi sono stati più consistenti nei giorni immediatamente precedenti e successivi all’annuncio della fusione tra Credit Suisse e UBS“.
Credit Suisse, investitori hanno perso fiducia, -61,2 miliardi di depositi non rinnovati
Non si arresta il deflusso di capitali degli investitori e clienti di Credit Suisse, il dato trimestrale che mostra già la perdita di più di 61 miliardi di franchi, è in continua evoluzione segnando record negativi continui. Tuttavia come ha fatto notare lo stesso istituto finanziario, dopo la fusione con UBS gli utili sono tornati a crescere. Registrando 12,4 miliardi di franchi, in positivo rispetto allo stesso dato del 2022 che invece era di 1,49 miliardi in perdita.
La fiducia degli investitori però sembra essere crollata significativamente, visto che la maggior parte dell’emorragia di fondi riguarda depositi vincolati non rinnovati, o altri investimenti che sono stati immediatamente revocati e ritirati in contanti dai titolari. Gli analisti avvertono, probabilmente il mancato rinnovo della fiducia da parte degli investitori in Credi Suisse non sarà recuperato nel breve termine. Occorre aspettarsi un ulteriore perdita, anche se l’operazione di salvataggio in qualche modo ha assicurato l’arginare dei rischi che potevano essere ancora più concreti.