La direzione generale delle biblioteche ha comunicato l’8 settembre 2022 che sarà possibile a partire dalle ore 12:00 del 15 settembre fino al 28 ottobre 2022 inoltrare le domande per ottenere il credito imposta librerie. Ma di che cosa si tratta?
Credito imposta librerie: di cosa si tratta
Capiamo già dal nome che si tratta di una misura di welfare volta a sostenere le librerie che negli ultimi anni hanno attraversato una considerevole crisi e sono state chiuse per la maggioranza appunto all’interno della domanda che andrà presentata esclusivamente attraverso il portale https://taxcredit.librare.beniculturali.it/sportello-domande/
Bisognerà però avere cura di specificare se la propria sia una microimpresa, Una piccola impresa, una media impresa oppure un’impresa grande. Tutte le informazioni aggiuntive possono essere richieste alla mail taxcreditlibrerie@cultura.gov.it.
Il contributo è destinato alle librerie che presentano i seguenti codici ATECO:
- 47.61 Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati
- 47.79.1 Commercio al dettaglio di libri di seconda mano.
E che ovviamente abbiano:
- una sede legale in Europa,
- che siano soggette alla tassazione italiana poiché hanno una residenza fiscale in Italia;
- che abbiano sviluppato almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati rispetto all’anno precedente.
Il contributo economico sarà di 20.000 euro per coloro che sono imprese indipendenti, 10.000 euro per coloro che sono in franchising.
Credito imposta librerie: come viene calcolato
Il calcolo del contributo tuttavia deve tenere conto di alcuni parametri per poter determinare il credito d’imposta. Più precisamente si terrà conto delle seguenti voci:
Il credito d’imposta è parametrato, con riferimento al singolo punto vendita e alle seguenti voci:
- imposta municipale unica – IMU;
- tributo per i servizi indivisibili – TASI;
- tassa sui rifiuti – TARI;
- imposta sulla pubblicità;
- tassa per l’occupazione di suolo pubblico;
- spese per locazione, al netto IVA;
- spese per mutuo;
- contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.
Le voci sopra elencate sono da riferirsi agli importi dovuti nell’anno precedente la richiesta di credito di imposta.