Creepy Ryan, questo lo pseudonimo dello youtuber denunciato per aver istigato al suicidio una ragazza di 14 anni di Ravenna. Si tratta di un uomo di 28 anni di Vicenza, cui la Polizia di Stato ha immediatamente oscurato il canale. Sul proprio canale YouTube avrebbe infatti caricato alcuni filmati che avrebbero incitato al suicidio. Uno di questi video avrebbe indotto una 14enne a tentare di togliersi la vita: sono stati i genitori a denunciare il gesto della figlia, permettendo agli uomini della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Ravenna e Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ravenna e dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, di scoprire la verità dietro il tentato suicidio.
Come si legge nel comunicato diffuso dalla Polizia di Stato, lo youtuber oggetto della denuncia è ritenuto responsabile della diffusione di questi video inneggianti al suicidio e aveva un numero di follower piuttosto importante. Sul suo canale, ora oscurato, pubblicava soprattutto “creepypasta” cioè storie solitamente brevi capaci di suscitare una forte impressione e un sentimento di inquietudine nei follower. Alcuni di queste sono finite nel mirino dei poliziotti, in particolare il filmato che la 14enne avrebbe visionato prima di tentare il suicidio. I creepypasta sono un fenomeno sempre più diffuso che ha coinvolto non solo social come YouTube ma anche blog tematici, siti internet e forum. Mentre il loro obiettivo primario è suscitare orrore, paura e impressione, non tutti i creepypasta inneggiano a pratiche come il suicidio.
Youtuber denunciato per aver istigato al suicidio 14enne
La perquisizione, a cura della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Ravenna e Bologna, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ravenna e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha già acquisito elementi utili per accertarne le responsabilità per il reato di istigazione al suicidio. La denuncia è stata resa possibile dalla famiglia della 14enne, che ha subito chiesto aiuto alle forze dell’ordine dopo che la ragazzina ha tentato di uccidersi dopo aver visto un video pubblicato dallo youtuber. Per questo motivo, nel comunicato ufficiale la Polizia ha invitato le famiglie a prestare attenzione a ogni segnale che possa indicare che i ragazzi si trovino in difficoltà. Tra gli indizi che possono suggerire l’insorgere di problematiche, indica le difficoltà nella socializzazione, stravolgimenti del ritmo sonno-veglia, l’autolesionismo, l’isolamento, il disinteresse per le occupazioni abituali del ragazzo e il peggioramento del rendimento scolastico.
Lui si difende: “Doveva essere un video divertente”
Il suo vero nome è Ryan Kuruppu e di lui si sa poco altro. Stando a quanto riportato dal Corriere del Veneto, Creepy Ryan è un 28enne residente con il fratello a Vicenza, città nella quale è cresciuto con i genitori originari dello Sri Lanka. Dopo il diploma ha lavorato come portiere d’albergo, ma ha sempre avuto una passione per le storie dell’orrore. “Voleva essere un video divertente, e comunque iniziava avvertendo il pubblico che, se qualcuno aveva davvero dei pensieri suicidi, doveva subito rivolgersi alle strutture in grado di aiutarli. I modi stessi, erano surreali. Suggerivo di bere un frappé realizzato mescolando latte e cemento, ad esempio… Non pensavo che qualcuno potesse prendermi sul serio”, ha dichiarato al Corriere. Invece qualcuno ha seguito alla lettera quanto indicato nei suoi video. “Mi auguro che la mia vicenda possa impedire ad altri di utilizzare internet con leggerezza: i contenuti che diffondiamo possono essere fraintesi. E il rischio è che qualcuno, nel mondo reale, possa farsi male“, ha aggiunto Creepy Ryan. Quando la polizia si è presentata a casa sua neppure ha capito subito le ragioni: “Continuavo a ripetere che doveva essere qualcosa di divertente, che nessuno poteva mettere in atto una cosa del genere sulla base di un filmato, perché tutti sanno che internet, almeno i canali come quello che gestivo, offrono prodotti di finzione“. Ora però rischia grosso: “Spero che il magistrato capisca che sono un bravo ragazzo e che mai, in tutta la mia vita, ho voluto causare dolore ad altre persone“.