La Russia userà la bomba atomica in Ucraina nel caso in cui “la sua stessa esistenza sarà minacciata”. Ad affermarlo è stato Dmitry Peskov, un portavoce del Cremlino, nel corso di una intervista rilasciata alla Cnn. Il rappresentante del Governo di Vladimir Putin ha provato ad allontanare i rumors secondo cui un attacco nuclaeare sarebbe imminente in virtù del fatto che l’operazione non sta andando come si aspettavano, ma allo stesso tempo non ha escluso del tutto questa possibilità.
Ulrich Kühn, un esperto di armi nucleari dell’Università di Amburgo, in tal senso, ipotizza al Messaggero che i russi possano lanciare, come avvertimento, un attacco con piccole testate nucleari contro un’area disabitata anziché contro le terre in cui si trovano in queste ore le truppe armate. Un segnale di forza verso l’Ucraina, ma anche in generale verso l’Occidente. Al momento, tuttavia, si tratta soltanto di ipotesi, che dal Cremlino allontanano ma non cancellano.
Russia userà la bomba atomica in Ucraina “se sarà minacciata”, la campagna militare va avanti
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, da parte sua, oltre a trattare il tema dell’utilizzo delle armi nucleari da parte della Russia in Ucraina, ha dato certezze in merito alla buona riuscita della missione. “L’operazione speciale in Ucraina procede come previsto in linea con i suoi compiti. Sin dall’inizio nessuno ha pensato che questa operazione avrebbe richiesto un paio di giorni”, ha chiarito nel corso dell’intervista a Cnn. Inoltre, ha rivelato che ci sarebbero degli ucraini che collaborano con l’esercito russo.
L’obiettivo della campagna militare, sulla carta, in base alla propaganda portata avanti dal Governo di Vladimir Putin, resta quello di “liberare le città (Mariupol in primis, ndr) dalle unità nazionaliste” e che dunque l’esercito non resterà nel Paese. Peskov in tal senso ha affermato anche che l’invasione è stata “necessaria perché l’Ucraina intendeva lanciare un’operazione militare contro lo stesso Donbass” e che ci sarebbero degli ucraini che collaborano con i militari russi. “Vogliono evitare vittime. Se non spari ai nostri soldati, se non provi a ucciderli, nessuno ti toccherà”, ha concluso.