L’Ucraina pochi istanti fa ha smentito il Cremlino, sottolineando come non sia vera la notizia del rifiuto della trattativa da parte della nazione avente come capitale Kiev fatta circolare dai vertici della Russia. In particolare, con una nota diffusa da poco, la presidenza nazionale di Zelensky ha dichiarato: “Non abbiamo rifiutato i negoziati, è Mosca a proporre ultimatum inaccettabili”.



Il breve comunicato prosegue mettendo in evidenza il fatto che “l’Ucraina non ha rifiutato di negoziare con Mosca, perché la Russia aveva stabilito condizioni inaccettabili. Kiev è pronta a incontrarsi con Mosca, ma senza ultimatum”. Insomma, devono cambiare innanzitutto le premesse per fare sì che si possa cominciare a ragionare attorno a una possibile intesa e sarebbe auspicabile che ciò accadesse quanto prima, considerato il conflitto già in essere.



CREMLINO: “UCRAINA HA DETTO NO A TRATTATIVA, RUSSIA RIPRENDE ATTACCO”

L’Ucraina ha rifiutato la trattativa con la Russia, che, dunque, ha fatto ripartire l’assalto. Questa è l’ultima ora, la notizia flash che il Cremlino ha diramato negli scorsi minuti, addossando al Paese di Zelensky la colpa e la responsabilità di questa situazione prolungata. In particolare, dichiarano da Mosca, Putin ha dato ieri all’esercito russo l’ordine di fermare l’avanzata sull’Ucraina, anche se gli scontri sono continuati per tutta la notte, in attesa dei negoziati con Kiev. Con l’Ucraina che ha rifiutato i colloqui, però, la Russia ha scelto di riprendere la propria offensiva.



In attesa di eventuali repliche da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quest’ultimo aveva parlato soltanto nelle scorse ore alla sua nazione, diffondendo un videomessaggio nel quale svelava: “Gli occupanti (russi, ndr) volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani”. Stanti queste premesse e la notevole distanza tra le posizioni dei due Stati, ad oggi sembra più che mai impossibile addivenire a un’intesa che sfoci in un definitivo “cessate il fuoco”.

RUSSIA CHIEDE A ORGANI DI INFORMAZIONE DI NASCONDERE NUMERO MORTI UCRAINA

Kiev e le altre città dell’Ucraina si apprestano dunque a lottare ancora contro la Russia, il tutto mentre pochissimi istanti fa il Cremlino ha diramato una seconda nota ufficiale, nella quale ha asserito: “Le sanzioni occidentali sono gravi, ma la Russia si è preparata in anticipo e intende continuare il lavoro per la sua economia”. Insomma, la controffensiva sotto il profilo finanziario apparecchiata dall’Occidente parrebbe non intimorire più di tanto i vertici politici della nazione sovietico, i quali, almeno a parole, sbandierano una tranquillità che, qualora trovasse conferma nei fatti, non rappresenterebbe di certo un buon segnale per l’Europa e per il prosieguo del conflitto.

Come se non bastasse, l’Authority russa sull’informazione ha chiesto a dieci organi di informazione indipendenti di rimuovere i resoconti di vittime civili e attacchi alle città da parte dell’esercito della Russia in Ucraina.