L’ultima trovata degli ecologisti è stata quella di bloccare l’autostrada A4 tra Torino e Milano. Ad aprile si erano seduti in mezzo al traffico sul Gra, mentre a marzo, sempre nel capoluogo lombardo, avevano imbrattato la statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo. A Londra invece sono stati presi di mira i Girasoli di Van Gogh con della zuppa di pomodoro mentre agli Uffizi di Firenze si sono incollati al vetro della Primavera di Botticelli. Sono queste solamente alcune delle iniziative di protesta di Ultima generazione, delle quali Paolo Crepet ha parlato sulle pagine di Libero.



“Premesso il rispetto per tutte le generazioni, quelle di oggi e quelle di ieri, però con Ultima generazione siamo davanti a uno scenario contraddittorio”. Per lo psichiatra, sociologo e saggista, “c’è un’evidente contraddizione di fondo. Perché questi ragazzi continuano con una scelta un po’ sadica degli obiettivi e dei metodi che utilizzano”. Infatti, “richiamano la nostra attenzione sugli errori che abbiamo commesso, cioè vogliono la nostra sensibilità. Ma lo fanno in maniera insensibile perché se ne fregano sia dell’operaio che deve andare a lavorare e che timbrerà il cartellino in ritardo perché loro hanno fermato una strada sia della signora che magari ha un appuntamento dal medico e se lo perde finisce in lista d’attesta”.



Crepet: “A Ultima Generazione interessa solo avere seguito online”

Per Paolo Crepet, gli ambientalisti di Ultima generazione fanno ciò che fanno solamente per i social. “Se ci fa caso, nei loro blitz c’è sempre qualcuno che riprende e più si crea del trambusto più quei video diventano virali. È qualcosa che ha anche a che vedere col nichilismo, ma principalmente a loro non importa ottenere consenso, se mi passa il termine poco elegante, sul terreno. A loro interessa avere seguito online e basta” ha spiegato sulle pagine di Libero. Poi, una domanda: “Lo sa perché non fanno delle manifestazioni, dei cortei tradizionali?”. La risposta è semplice: “Perché alla fine, stringi stringi, sono in pochi”.



Il sociologo, nel descrivere gli attivisti di Ultima generazione, ha parlato anche di nichilismo ossia di “fare cose nella totale ignoranza dei diritti degli altri. “Io esisto a prescindere dal rispetto per te””. Questo è successo in Germania, quando una ciclista investita stava aspettando i soccorsi e l’ambulanza si è ritrovata nel traffico per un loro sit-in improvvisato: “Bisogna pensare a queste cose, invece qui non si dimostra quella sensibilità che viene richiesta agli altri”.