La moda è la passione di quasi tutte le donne. In poche, però, riescono a realizzare il loro sogno più o meno segreto di fare di questa passione un mestiere. Cristina Parodi è una di queste: alla soglia dei suoi 56 anni, Cristina ha fondato Crida, il suo marchio di moda, insieme all’amica di vecchia data Daniela Palazzi. Il nome è una crasi delle prime sillabe di Cristina e Daniela, che sono appunto le ideatrici del progetto. Crida nasce a Bergamo dalla volontà della giornalista ed esperta di comunicazione e da quella di un’amante dell’arte e dell’interior design. Due non professioniste, dunque, che nonostante l’inesperienza e due carriere già avviate in ambiti diversi hanno deciso di cimentarsi in una nuova sfida. Se Crida avrà il successo sperato, è ancora presto per dirlo. Quel ch’è certo è che difficilmente un programma avviato dalla Parodi è fallito (solo che stavolta non si parla di televisione…).
Cristina Parodi e Daniela Palazzi lanciano Crida
Ciò che ha sempre accomunato Cristina Parodi e Daniela Palazzi, due amiche come tante, è stato l’interesse per l’abbigliamento. Cristina e Daniela si conoscono da ormai vent’anni e sono madri rispettivamente di tre e quattro figli. Presumibilmente, le due hanno iniziato a scambiarsi consigli in fatto di look, e l’idea di fondare Crida è venuta da sé. Che entrambe abbiano buon gusto si capisce dalle immagini della loro prima collezione: ciò che accomuna tutti gli abiti è la loro estrema eleganza, modestia e femminilità. Le neodesigner si sono rivelate capaci di armonizzare classe e confort, dando vita a una capsule collection i cui modelli si adattano perfettamente agli stili di entrambe. Ah, per la cronaca: Cristina è una taglia 42; Daniela, una 38/40.
La proposta di Crida
Crida avanza nel mondo della moda con una proposta fatta di dieci abiti e due capispalla per la prossima stagione primaverile. Il tutto è stato realizzato all’insegna della sostenibilità e anche un po’ del patriottismo: ogni modello, infatti, ha come nome quello di una città italiana, a indicare il fatto che il tessuto ha origine locale. I colori vanno dal panna al rosso passando per il verde bosco, l’azzurro Tiffany, il giallo acceso e il tabacco. Insomma, sono i toni che abbiamo sempre visto indosso a Cristina durante la conduzione dei suoi programmi in Tv. La vestibilità è accogliente, senza cerniere e con gonne svasate rigorosamente sotto il ginocchio o fino ai piedi. Due parole chiave per descrivere Crida? Praticità e raffinatezza. Raffinatezza, sì, perché un leggero chiffon abbinato alla delicatezza della seta è assolutamente irrinunciabile. Ma il compromesso con la praticità è evidente, se guardiamo alle camice più sobrie in cotone come quella che Cristina indossa nel servizio fotografico del lancio.