“La criminalità è una potenziale minaccia a lungo termine alla crescita potenziale della Svezia. Ed è una ragione importante per cui dovremmo affrontarla e fermarla. Se soltanto si guarda a dove non c’è fiducia, non sono i tipici Paesi con abbondante crescita economica”. A dirlo è stato il governatore della Banca Reale di Stoccolma, Erik Thedéen, di recente intervistato dal Financial Times. Il timore è soprattutto per l’economia del Paese, col Governo costretto a stanziare più fondi per la sicurezza e a trascurare altri ambiti.



Il motivo, tuttavia, secondo Libero Quotidiano, è strettamente connesso all’immigrazione. Organi di stampa come Dagens Nyheter rivelano infatti che il 90% degli indagati per porto abusivo di armi da fuoco fra il 2013 e il 2017 avevano uno o due genitori stranieri. Nel 2017 il quotidiano Expressen si era invece soffermato su 192 individui della capitale, membri di gang criminali o legati a reti di malavitosi: l’82% erano nati all’estero o con due genitori stranieri, mentre considerando quelli con almeno un genitore immigrato si saliva al 95%. Nel 2018, il quotidiano Aftonbladet rivelava che su 122 indagati per stupro di gruppo negli ultimi sei anni i nati all’estero erano il 73%. Aggiungendovi quelli nati in Svezia da due genitori stranieri, si arrivava all’88%.



“Criminalità è una minaccia alla crescita della Svezia”, il fenomeno dell’immigrazione

Le statistiche non sono dunque del tutto trascurabili: se la criminalità è una minaccia alla crescita della Svezia, la colpa è soprattutto degli immigrati. La mancata integrazione ha già fatto 50 vittime quest’anno. La maggior parte erano narcotrafficanti, contrabbandieri, spacciatori coinvolti negli scontri tra bande i cui leader sono originari della Serbia o della Turchia. Ma non solo. Anche passanti nelle zone a rischio sono morti. È accaduto a un settantenne e a una professoressa. Ci sono state anche un centinaio di esplosioni.



Secondo lo scenario peggiore, ciò potrebbe tramutarsi in una vera e propria guerra civile nel caso in cui gli svedesi dovessero dire basta a una situazione che sta diventando sempre più insostenibile. Anche perché le comunità in questione vivono soprattutto grazie all’assistenza pubblica.