L’Unione Europea ha stabilito una nuova normativa per la tracciabilità dei cripto asset e nuove identificazioni volte alla prevenzione del riciclaggio di denaro. La questione era già stata affrontata ed oggi è approdata ai tavoli del Parlamento e del Consiglio europeo e prevede il rintraccio e il blocco delle transazioni sospette.
Cripto Asset: la nuova normativa europea
Il provvedimento si inserisce all’interno del filone relativo alla lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento terroristico.
L’Europa ha considerato necessario occuparsi della tracciabilità dei cripto asset perché questi aggirano le soglie che farebbero scattare i requisiti di tracciabilità, i negoziatori del parlamento hanno assicurato che non vi sono “soglie e minime esenzioni per il trasferimenti di basso valore”.
Il provvedimento però rischiava di confliggere con le normative concernenti il garante della privacy perché richiedeva che fosse trasmesso sempre il nome e l’indirizzo come regola di viaggio della transazione. “II negoziatori hanno convenuto che se non vi è alcuna garanzia che la privacy sia rispettata dal destinatario, tali dati non dovrebbero essere inviati”, si legge in una nota del Parlamento Europeo.
Cripto Asset: il ruolo dei fornitori
Prima di consegnare i cripto asset ai beneficiari, i fornitori dovranno assicurarsi che non vi siano rischi di riciclaggio di denaro. Quindi a tal proposito sarà istituito un registro pubblico per i cast non conformi e non sottoposti a vigilanza.
In che modo lavoreranno i CASP? Quando un cliente invia oppure riceve più di 1000 euro verso il proprio portafoglio non ospitato, il cast dovrà verificare se questo è effettivamente posseduto dallo stesso cliente.
Ernest Urtasun dei Verdi europei, correlatore per Econ, ha dichiarato che “questo nuovo regolamento rafforza il quadro europeo per combattere il riciclaggio di denaro, riduce i rischi di frode e rende più sicure le transazioni di crypto asset”.