Un altro duro affondo del professor Andrea Crisanti al governo per la gestione dell’epidemia Covid in Italia. «Mi preoccupa che abbiamo raccontato agli italiani cose che non si sono avverate», ha dichiarato il microbiologo a L’Aria che tira, su La7. Si comincia dal green pass, «di un anno con vaccino che dura 6 mesi era una stupidaggine». Quindi, l’allineamento del green pass alla durata del vaccino «si avvicina a una parvenza di misura di sanità pubblica». Tra le misure che il governo intende adottare per contenere la diffusione della variante Omicron è l’obbligo delle mascherine FFP2. «Ci sono arrivati, lo sto dicendo da un anno che la FFP2 protegge al 98%», ha tuonato il direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova.



Ma Andrea Crisanti non è stato duro solo su alcuni provvedimenti, ma anche sulla comunicazione che li ha accompagnati: «Abbiamo raccontato agli italiani che a settembre avremmo avuto l’immunità di gregge quando a giugno era chiaro che il vaccino sarebbe durato 5-6 mesi. Abbiamo imposto un green pass assolutamente incoerente con la realtà epidemiologica. Ora cominciamo a prendere misure ragionevoli. Mi preoccupa che abbiamo raccontato agli italiani cose che non si sono avverate, questo ha ricadute sulla credibilità».



“OMICRON CONTAGIA VACCINATI CHE INFETTANO A LORO VOLTA”

Per Andrea Crisanti «questo ha ricadute sulla credibilità». Per quanto riguarda il tampone rapido, il microbiologo precisa a L’Aria che tira «risponde ad un’esigenza del pubblico, non della sanità». Il problema è l’affidabilità nell’identificazione dei positivi, che va dal 50% al 70%. «Coi tamponi fai-da-te è ancora peggio. Se volete stare veramente tranquilli, diminuite il più possibili i contatti. E in caso fate un tampone molecolare. Se dovete fare l’antigenico, dovete essere consapevole dei limiti», ha aggiunto il microbiologo. Si è voluto anche difendere dalle critiche per la canzone di Natale sul vaccino anti Covid: «Io sono stonato ma l’ho fatto per i bambini, è chiaro che se vogliamo coinvolgerli non bisogna far vedere le bare dei morti o i camion di Bergamo, ad esempio i centri vaccinali per bambini li abbiamo riempiti di pupazzi. Prometto che non ricanto più».



Riguardo la variante Omicron ha voluto fare delle precisazioni: «Ha una capacità di trasmissione elevata che è in grado di infettare le persone vaccinate, che a loro volta trasmettono l’infezione. Le persone vaccinate sono ancora relativamente protette dalle complicazioni e dalla probabilità di andare in ospedale, quindi il vaccino anche contro la variante Omicron ha una protezione». Infine, sul vaccino Novavax: «Ha il vantaggio di essere un vaccino tradizionale e penso che finalmente si possa superare la paura e allargare la base di chi si vaccina».