Secondo il professor Andrea Crisanti, direttore dei dipartimenti di microbiologia e virologia dell’università di Padova, il premier Mario Draghi sta attuando una linea di azione per contrastare il covid molto simile a quella che ha messo in pratica negli ultimi mesi Boris Johnson, primo ministro britannico. Ospite in collegamento con il programma di La7, Otto e Mezzo, l’esperto microbiologo ha spiegato: “Draghi è stato fortunato. Penso che la linea di Draghi sia molto simile a quella del premier britannico Johnson. Facciamo finta che sia tutto normale e speriamo bene, questo è l’approccio”.



Crisanti sottolinea come l’Italia, nei mesi scorsi, si sia comportata meglio dell’Inghilterra, contenendo vittime e contagi, ma le ultime misure messe in atto dal governo spingono verso la direzione opposta: “L’Inghilterra tra aprile e gennaio ha avuto 15mila morti più dell’Italia. Penso che l’Italia abbia fatto meglio dell’Inghilterra, è cresciuta di più dal punto di vista economico e ha protetto i cittadini, perché abbiamo avuto meno decessi. Ora questa impostazione viene abbandonata in nome di una presunta normalità, perché non si può parlare di normalità con 250mila contagi al giorno”.



CRISANTI: “DRAGHI? IL GENERALE DEVE ESSERE BRAVO E FORTUNATO”

Quindi Crisanti ha proseguito: “Draghi ha promesso agli italiani che ci sarebbe stata l’immunità di gregge, ha detto che il green pass ci avrebbe protetto dalla trasmissione. E’ arrivata poi una variante che fortunatamente non dà grossi problemi ai vaccinati”. “Se questa variante” Omicron “oltre a infettare i vaccinati avesse creato problemi importanti di carattere clinico, avrebbe creato problemi a qualsiasi governo, considerando che sono state ritardate le terze dosi. Sul fronte della vaccinazione ha fatto bene. Sono state fatti degli errori”.



Poi il professore dell’ateneo padovano ha concluso: “Come dicevano i romani, il generale deve essere bravo e fortunato: penso che qui ci siano entrambi gli elementi”. Secondo molti si sta andando verso una normalizzazione del covid, che a breve potrebbe essere trattato come un’influenza, così come già comunicato dalla Spagna.