La ricerca Neutralising reactivity against SARS- CoV-2 Delta and Omicron variants by vaccination and infestion Histrory (“Reattività neutralizzante contro le varianti SARS- CoV-2 Delta e Omicron mediante vaccinazione e infezione”), coordinata dal microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti e dal virologo Enrico Lavezzo, ha dimostrato che l’immunità naturale, ovvero quella che deriva dalla guarigione, è più efficace di quella scaturita dalla vaccinazione. I più protetti, in tal senso, sono i pazienti che hanno sia contratto il virus sia ricevuto il siero.



Da qui la teoria secondo cui il modello all’inglese ha una sua fondamenta. “È meglio che il Covid-19 circoli”, ha detto in tal senso Andrea Crisanti. Lo studio, come riportato da Il Fatto Quotidiano, è stato condotto a giugno 2021 e si è basato su un campione di popolazione ad hoc, ovvero quella di Vo’ Euganeo, il Comune vittima più di tutti della prima ondata in cui si stima che il 100% della popolazione sia venuta in qualche modo a contatto con il virus. Gli esperti hanno confrontato i livelli anticorporali di 72 abitanti (di cui 20 avevano completato il ciclo vaccinale primario, 21 avevano ricevuto una sola dose e 25 erano non ancora vaccinati) con quelli di 50 persone (di cui 8 vaccinati con due dosi, 12 con una sola e 30 non vaccinati) che invece non sono mai state infettate. È emerso quanto evidenziato.



Crisanti: “È meglio che Covid circoli”. Il parere dell’esperto

“Lo studio conferma che l’immunità naturale è più duratura e neutralizza meglio il virus e le sue varianti. Omicron compresa, perché la maggior parte delle persone guarite, in questo momento, si è infettata con Omicron”, così Andrea Crisanti a distanza di un anno ha commentato i risultati della ricerca a Il Fatto Quotidiano, sottolineando dunque che “è meglio che il Covid-19 circoli”. La soluzione alla pandemia, infatti, è rappresentata dall’immunità “ibrida”, ovvero derivante sia da guarigione sia da vaccinazione.



E conclude: “Bisogna proteggere i fragili, ma anche permettere al virus di circolare. Qualsiasi restrizione, in questo momento, non ha più alcuna ragione di esistere. La vaccinazione va fatta solo a chi ne ha bisogno. Le graduatorie andranno riviste in base a queste considerazioni”.