La “storia” di John P.A. Ioannidis e del suo studio sul lockdown “poco efficace” per la pandemia Covid-19 si arricchisce di un importante e forse definitivo dettaglio: dopo lo scontro accesissimo a Piazzapulita tra il microbiologo Andrea Crisanti e il deputato leghista Claudio Borghi e dopo quello successivo tra il giornalista de “La Verità” Fabio Dragoni e il divulgatore scientifico Andrea Casadio, l’epidemiologo di fama mondiale (Università di Stanford) dice la sua proprio sul quotidiano diretto da Belpietro per fissare alcuni punti e lanciare non poche bordate alla trasmissione condotta da Corrado Formigli su La7. Per chi non fosse avvezzo, tutto nasce da Borghi che in trasmissione cita lo studio sul lockdown di Ioannidis, trovandosi però in forte contrapposizione a Crisanti che definisce il 22 aprile scorso proprio quello studio «ritirato perché contestato da molti colleghi».



Nel lavoro scientifico di Ioannidis si era arrivati a tal conclusione, pubblicata dal Journal of clinical epidemiology: «Pur non potendo escludere piccoli benefici dalle chiusure (in gergo Npi) in termini di contenimento della diffusione dei casi, non ne troviamo di significativi. Simili riduzioni possono essere raggiungibili con provvedimenti meno severi». Giovedì 29 aprile poi la “seconda puntata” della “storia” di Ioannidis dove questa volta appare una breve intervista fatta da Casadio al noto epidemiologo e dove sembrerebbe abbia più ragione la “versione Crisanti” dato che lo scienziato spiegherebbe «lockdown inutile è semplificazione eccessiva. I miei modelli sono teorici».



BORDATA A PIAZZAPULITA DELL’EPIDEMIOLOGO DI STANFORD

Tutto finisce dunque? Neanche per sogno, oggi Dragoni torna sul “caso Ioannidis” e approfondisce meglio con il diretto interessato scoprendo molto più di quanto emerso a Piazzapulita, dove lo stesso giornalista de “La Verità” ha discusso e non poco con il divulgatore di Formigli. «Mi preoccupa il fatto che la traduzione italiana ogni tanto mi metta in bocca alcune parole molto diverse da quelle che ho detto», spiega Ioannidis al quotidiano di Belpietro, «sono sbalordito dalle parole di Crisanti e Casadio con le quali viene travisata la mia intervista». In sostanza, Piazzapulita avrebbe tradotto male e in malafede alcune parti dell’intervista poi andate in onda dell’epidemiologo americano: «è stato abbastanza triste e non particolarmente onorevole che (Casadio, ndr) abbia scelto di presentarmi a Piazzapulita come un “bastian contrario”, ma ognuno ha diritto alla sua opinione. Tuttavia, il fatto che nessuno dei miei documenti sia stato “ritirato” non è un’opinione soggettiva. È un fatto oggettivo». Accusa diretta poi a Casadio quando afferma «Questa diffamazione è grave e inaccettabile e devasta principalmente la tua credibilità, non la mia, fino a quando non ti correggerai».

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