Simpatico siparietto avvenuto stamane durante il programma di Rai Tre, Agorà, con protagonista il professor Andrea Crisanti. Il noto microbiologo si è collegato con 14 minuti di ritardo, e una volta scattato il collegamento ha svelato: “Confesso che non mi sono svegliato”, quindi la conduttrice, la giornalista Luisella Costamagna lo ha incalzato “L’abbiamo svegliata noi!”. Crisanti ha aggiunto: “Nella mia famiglia sono tutti dotati nel canto. Io, invece, a volte sogno di dover cantare in pubblico con orrore”.



I toni si sono poi fatti più seri, e il direttore di microbiologia dell’università di Padova ha iniziato a sbobinare le ultime sulla pandemia, a cominciare dai dati allarmanti che giungono da Israele: “La situazione in Israele è allarmante. La letalità è calata di cinque volte ma la maggior parte delle persone si infettano e trasmettono il virus. Il problema sono le varianti che infettano meglio le persone vaccinate. Insomma è necessario aggiornare i vaccini e fare frequenti richiami, forse anche una quarta dose. ma ci devono essere anche le sanzioni”. Crisanti si è quindi detto favorevole all’obbligo vaccinale ma basta che sia fatto con chiarezza: “Non deve essere come il green pass”.



CRISANTI: “NO VAX SONO PROBLEMA MEDICATICO SOPRAVVALUTATO”

E ancora: “La necessità dell’obbligo vaccinale deriva dall’elevata trasmissibilità delle varianti. E’ importante dire agli italiani che questi vaccini hanno bisogno di frequenti richiami. Sarebbe sbagliato dire agli italiani ‘ci vacciniamo tutti e abbiamo risolto’. Mi piacerebbe che si chiarisse come viene implementato l’obbligo vaccinale: che sanzione viene comminata a chi non si vaccina? L’obbligo vaccinale non deve essere come il green pass”.

Guai comunque a paragonare il quadro attuale dell’epidemia a quello dell’anno scorso: “La differenza rispetto ad un anno fa è che abbiamo i vaccini e la maggior parte delle persone si è vaccinata. L’Italia è uno dei paesi con la massima adesione. A mio avviso i no vax rappresentano più un problema mediatico, sopravvalutato, che un vero problema sociale”. E sulla terza dose Crisanti ribadisce un pensiero già esternato in altre interviste recenti: “Se la terza dose risolve, bene. Altrimenti, significa che il problema è legato anche alle varianti. Quindi, terza dose sì ma con vaccino aggiornato”.



https://twitter.com/agorarai/status/1436233132022304768?ref_src=twsrc%5Etfw