Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Agorà”, su Rai Tre, nella mattinata di oggi, venerdì 16 aprile 2021, per commentare la situazione epidemiologica in Italia e fornire il proprio punto di vista circa i provvedimenti che poi sono stati adottati nel pomeriggio dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, ma in merito ai quali le prime indiscrezioni circolavano già questa mattina su tutte le principali fonti di agenzia.



L’esperto ha asserito che “l’immunità di gregge non credo che la raggiungeremo, perché senza vaccinare la fascia d’età tra 1 e 18 anni l’immunità di gregge non si raggiunge. È una questione proprio di carattere matematico: l’immunità di gregge si raggiunge con 42 milioni di vaccinati. Le persone di età compresa tra 1 e 18 anni sono circa 12 milioni. Nel migliore dei casi si vaccina l’80% della popolazione. Già stiamo sotto”.



CRISANTI: “ITALIA, SBAGLIATO RIAPRIRE ORA”

Andrea Crisanti ha poi rimarcato come, a suo giudizio, sia un errore dare il via libera alle riaperture: “Io non sono contrario al fatto che i ristoranti riaprano, non ne posso più neanche io, ma non ne posso più neanche delle posizioni demagogiche… Facciamo le cose una volta per tutte, ma fatte bene”. In particolare, il microbiologo ha detto no al “liberi tutti” e alle “riaperture incontrollate”, esprimendo a chiare lettere la necessità di stilare “una road map e un cronoprogramma, che penso che giovino a tutti, per la tranquillità e la serenità di tutti”. Tuttavia, basandosi esclusivamente sui dati numerici e sulle statistiche che, purtroppo o per fortuna, non mentono mai, Crisanti ha invitato il pubblico televisivo e lo studio di “Agorà” a “riflettere su una cosa: Boris Johnson ha riaperto pochi giorni fa l’Inghilterra avendo 40 morti, 2mila casi al giorno e il 65% della popolazione vaccinata. Noi, invece, abbiamo ogni giorno quasi 400 morti, 16mila casi e appena il 10% della popolazione vaccinata. Secondo me qualcuno sbaglia…”.

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