Il professor Andrea Crisanti è intervenuto stamane in diretta tv presso la trasmissione di La7, L’Aria che Tira, classico appuntamento mattutino del settimo canale, condotto da Myrta Merlino. Tanti gli argomenti affrontati dal direttore di microbiologia dell’università di Padova, a cominciare dalla vaccinazione eterologa, il mix di vaccini: “Non abbiamo dati, non sappiamo quale sia la protezione”, spiega il professore Crisanti che poi ha aggiunto: “Un’informazione necessaria nel prossimo futuro riguarda la protezione per la popolazione. I dati li otteniamo dai trial delle case farmaceutiche, che si sono concentrate su singoli vaccini. Non ho dubbi che la vaccinazione eterologa protegga per un certo periodo, ma non abbiamo di fatto i dati per capire chi è più o meno protetto”.



Quindi il professore precisa: “Nessuno sa quale sia la combinazione migliore, perché nessuno ha fatto uno studio. Noi facciamo riferimento a dati di Pfizer e Moderna che sono coerenti con una vaccinazione basata su due dosi di un unico vaccino. Noi abbiamo creato diversi regimi di immunizzazione e diventa difficile quale sia l’effettivo livello di protezione e molte decisioni in futuro si baseranno sul livello di protezione della popolazione, non sul numero di vaccinati”. Sulla vaccinazione ai bimbi di età 5-11 anni, che scatterà fra 48 ore, giovedì 16 dicembre, Crisanti spiega: “In Israele sono stati vaccinati 80mila bambini, in Usa circa 2 milioni. Non ci sono effetti collaterali, ora ho molta più fiducia dopo 2 milioni di casi rispetto a quanto avveniva dopo 2000 casi del trial”. Crisanti si auspica una comunicazione giusta: “Credo ci debba essere una comunicazione fatta veramente bene, in Israele e negli Stati Uniti l’adesione non è stata elevatissima”.



CRISANTI: “UNA SETTIMANA DI VACANZA IN PIU’ AI RAGAZZI DELLE SCUOLE”

E a proposito di bambini, negli ultimi giorni si è parlato della possibilità di anticipare o prolungare la chiusura natalizie delle scuole durante le festività natalizie, cosa che però non sembra aver trovato applicazione concreta: “Una settimana di chiusura delle scuole potrebbe alleggerire la pressione. Si potrebbe dare una settimana in più di vacanza”. Si parla poi dello stato di emergenza, che oggi verrà quasi sicuramente prorogato fino a marzo 2022: “Senza lo stato d’emergenza, la gigantesca macchina messa in piedi si scioglie. Nella proroga andrebbero varati provvedimenti per sistemare la macchina e renderla strutturale”.

E ancora: “L’Italia ha mobilitato tantissime risorse grazie allo stato di emergenza. Se non venisse prorogato, decine di migliaia di persone si troverebbero senza lavoro: chi fa i tamponi, chi fa le vaccinazioni, tutto il personale messo in campo per gestire l’emergenza”. Secondo Crisanti “I 2-3 mesi” di proroga “dovrebbero servire per consolidare la lotta al virus. Se uno stato di emergenza dura 2 anni e mezzo non è più uno stato di emergenza”, che poi spiega che “l’epidemia durerà ancora un anno, un anno e mezzo”. Chiusura dedicata alla variante Omicron, di cui ancora non si hanno notizie certe: “è una novità che sarebbe stato meglio non avere. È molto contagiosa ed è in grado di infettare anche chi è stato vaccinato, perlomeno da 3-4 mesi”.