Il professor Andrea Crisanti ribadisce la sua preoccupazione nei confronti della variante indiana del covid. Parlando oggi con i microfoni di SkyTg24 ha sottolineato: “La nostra capacità di monitorare le varianti ha una sensibilità bassissima, il fatto che siano stati identificati già due casi di variante indiana è un campanello d’allarme importante, perché significa che probabilmente ce ne sono molti, molti di più. Se facessimo decine di migliaia di sequenze e trovassimo due casi potremmo dire che sono casi isolati, se ne analizziamo poche centinaia e ne troviamo due cambia completamente”. E ancora: “La variante indiana genera cluster molto ampi quindi probabilmente ha un alto indice di contagiosità. Potrebbe sfuggire al vaccino”.



Il ministro della salute Speranza ha disposto un blocco di ingressi dall’India, azione definita corretta dallo stesso Crisanti, ma il professore dell’ateneo di Padova suggerisce altro: “Bisogna creare una quarantena vigilata per persone che vengono da questi posti”, aggiungendo che “In questo momento non sappiamo qual è il repertorio delle varianti in Italia, facciamo un test parziale, una volta ogni 15-20 giorni, su un campione molto limitato e su pezzi del virus estremamente limitati, va cambiata la strategia”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CRISANTI “NO ALLE RIAPERTURE, COPRIFUOCO? UN’ORA HA IMPATTO, TEMO VARIANTE INDIANA”

Il microbiologo dell’università di Padova, il professor Andrea Crisanti, ospite in collegamento con la puntata di ieri di “Stasera Italia Weekend”, su Rete 4. Si è parlato delle riaperture in vigore da oggi, 26 aprile, con il ritorno della zona gialla, e Crisanti ha espresso la sua contrarietà: “Tutte le riaperture e tutte le misure che rimuovono il distanziamento sociale facilitano il contagio. Se lo spostamento del coprifuoco alle 23:00 significa dare possibilità ai ristoranti di fare il doppio turno, significa dare possibilità di fare più assembramenti ed ha un impatto sanitario, è vero che le persone corrono lo stesso rischio a pranzo e a cena ma il contagio, l’indice di trasmissione, dipende dalla probabilità, più noi diamo alle persone possibilità di incontrarsi più aumenta l’indice, quindi il fatto che si sia deciso di mantenere il coprifuoco è una misura precauzionale per limitare gli incontri, quindi ha un impatto.”. Sulle accese critiche di Salvini alla misura, Crisanti aggiunge: “Lo giustifico perchè di epidemiologia e genetica non ci capisce niente, però di fatto è una questione probabilistica: più aumenta la probabilità degli incontri e più aumenta la possibilità di contagio. Sono contrario alle aperture e coerentemente ho detto che non ci vado al ristorante – ha aggiunto – non sono contrario ai ristoranti, la mia è una posizione di coerenza”.



Quindi Andrea Crisanti ha affrontato anche il tema variante indiana del covid, che sta facendo preoccupare il mondo della scienza: “E’ una variante che ha una grossissima contagiosità, ha mutazioni che sono state definite preoccupanti, sembra che sfuggano al vaccino e quindi è un altro elemento di preoccupazione, L’inghilterra ha fatto una lista di paesi in cui ci sono varianti pericolose, ha limitato l’accesso ed ha predisposto una logistica: se vieni da quei paesi ti fai 15 giorni di quarantena vigilata”. E ancora: “Per queste varianti ci deve essere atteggiamento di tolleranza zero, non si può correre il rischio di ricominciare da capo, non basta solo bloccare i voli se ci sono gli scali. Anche il Brasile – ha aggiunto – è una fucina di varianti, ci sono almeno 85 varianti di cui non conosciamo la pericolosità, hanno creato un problema gigantesco al Cile, che aveva il 75% di vaccinazione, ed è stato devastato da un’ondata senza precedenti, quindi bisogna stare attenti su queste cose”.

CRISANTI SUL NEGAZIONISMO: “C’E’ GENTE CHE CREDE CHE LA TERRA SIA PIATTA…”

Sul negazionismo, dopo un servizio di un bar in cui si afferma che il covid non esiste: “Ci sono tante persone che credono che la terra sia piatta – ha commentato Crisanti – e non ci si può fare nulla. Qui la cosa che mi disturba è il fallimento dello stato, se ci sono regole devono essere fatte rispettare siano esse stupide o cretine, e certe posizioni vengono anche sfruttate politicamente. In Inghilterra una cosa del genere non sarebbe mai accaduta e quel bar avrebbe chiuso il giorno dopo, e non c’è alcun paese che rispetta l’individualismo più dell’Inghilterra. Una vergogna del genere mai vista, glielo garantisco. In Inghilterra se ci sono persone contrarie, se c’è la legge la rispettano, c’è un meccanismo che se sgarrano glielo impongo immediatamente, poi ho visto governo e opposizione uniti nella lotta alla pandemia, prima salute poi tutto il resto”.