L’uscita dall’emergenza Covid-19 dipende fondamentalmente dalla durata della protezione indotta dalla vaccinazione: così Andrea Crisanti ai microfoni di Agorà. Il microbiologo ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria ed ha spiegato, a proposito dei vaccini, che molto dipenderà dalla protezione: «Un conto è se dura 12-18 mesi, un altro è se dura 8 mesi». Senza dimenticare il problema delle varianti: «Ce ne sono alcune che abbassano la protezione, ma sul fronte del sequenziamento in Italia siamo molto indietro».



Nel corso del suo lungo intervento a Agorà, Andrea Crisanti ha sottolineato che il calo di decessi e ricoveri in terapia intensiva è tutto merito della vaccinazione: «Se non ci fosse la vaccinazione, l’Italia sarebbe vulnerabile come due anni fa». L’esperto ha poi parlato delle mascherine: «Nel momento in cui la percentuale di vaccinati aumenta, proseguendo a questo ritmo di vaccinazione, immagino che entro un mese all’aperto la mascherina ce la potremo levare tranquillamente».



ANDREA CRISANTI: “PRIVACY VA ABOLITA”

Andrea Crisanti ha poi parlato della proposta di geolocalizzazione nei luoghi pubblici: «Non serve una geolocalizzazione continua, ma basta la geolocalizzazione quando qualcuno entra in un luogo pubblico. Penso che in Inghilterra abbiano trovato il compromesso giusto: quando uno deve entrare in un cinema, in uno stadio o in un ristorante deve fare lo scanner e immediatamente si sa che quella persona è stata in quel luogo. Fare uno scan con un’applicazione non mi sembra una grande deroga ai diritti di privacy, servono dei compromessi». Andrea Crisanti ha aggiunto: «Noi siamo continuamente tracciati a fini commerciali. Se facciamo una ricerca su Google, le due ricerche danno risultati diversi. Noi siamo continuamente tracciati, la privacy è il recinto attraverso il quale queste grandi aziende gestiscono i loro business. Io sarei dell’idea di scardinare questa cosa, di abolire la privacy, perché è il solo modo per abolire questi monopoli».

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