Mascherine obbligatorie anche in classe, a scuola, e non solo nelle zone “pubbliche”. Ne è convinto Andrea Crisanti, noto virologo direttore di Microbiologia all’università di Padova, considerato uno dei grandi artefici del modello Veneto sulla gestione dei tamponi. A spiegarlo è stato lo stesso medico intervistato stamattina dai microfoni di SkyTg24: “Le mascherine servono e funzionano – le parole dello stesso virologo – se gli studenti li teniamo tutti zitti per ore va pure bene permettere che se le tolgano da seduti, però io non ce la vedo una classe che sta in silenzio per ore e ore. E se uno deve parlare per dire ‘prestami la penna’, ‘passami questo’? Aboliamo l’interazione sociale in una classe? Perché nel momento in cui parlo di fatto emetto droplet, quindi se non altro bisognerebbe che i ragazzi abbiano a disposizione la mascherina e, se parlano, se la mettano”. Una situazione senza dubbio non semplice da gestire, soprattutto perchè inedita per tutti e mai capitata prima.
CRISANTI: “11 MLN DI MASCHERINE AL GIORNO? NON CREDO…”
Il governo ha annunciato la fornitura di undici milioni di mascherine al giorno alla scuola per studenti, insegnanti e tutto il personale, ma secondo il virologo “probabilmente non è stata ancora raggiunta la capacità di fornire 11 milioni di mascherine”, aggiungendo che “Bisognerà vedere se effettivamente queste mascherine si materializzano ogni giorno”. L’esperto ha poi ribadito, sull’utilizzo dei dispositivi di protezione: “le mascherine andrebbero portate anche seduti ai banchi, specialmente se un ragazzo inizia una conversazione con un’altra persona. A scuola si parla. La scuola non solo serve per imparare, ma è anche una palestra sociale per interagire con gli altri”. Crisanti ha infine detto la sua sulla questione tamponi, ipotizzando test di massa nei prossimi mesi: “Fatti un po’ di calcoli e di simulazioni, direi che servirebbero 3-400 mila tamponi al giorno. Solo la riapertura delle scuole riguarda più di 8 milioni di studenti: ogni volta che uno ha la febbre, scatta il tampone per i compagni di classe, gli insegnanti, i bidelli, i genitori. Sono 100-150 tamponi per ogni singolo caso”.