Crisanti: “L’utero in affitto è una terapia”
Sulle pagine del quotidiano La Verità il giornalista Francesco Borgonovo ha pubblicato una lunga riflessione atta a smentire le parole di Andrea Crisanti sull’utero in affitto. Il “pomo della discordia”, infatti, è stato un articolo pubblicato da quest’ultimo sulle pagine del quotidiano Domani, in cui ha spiegato che ritiene che la gestazione per altri (o gpa) sia da considerare una terapia contro l’infertilità dilagante tra la popolazione italiana.
Le parole di Crisanti sull’utero in affitto, spiega Borgonovo, susciterebbero “inquietudine e sbigottimento”. Infatti, il divulgatore e senatore spiega che “l’infertilità è una malattia invalidante” ragione per cui la gestazione per altri “dovrebbe essere un diritto”. Di fatto, l’infertilità rappresenta un problema piuttosto importante per chi ne soffre, e lo dice anche l’OMS che la ritiene “una condizione patologica” e a lungo andare “ha la potenzialità di mettere in pericolo l’esistenza di una popolazione“. Ma la soluzione, per Crisanti, c’è e si tratta dell’utero in affitto, “che il progresso medico scientifico ha messo a disposizione, per avere figli generati dai propri ovociti”.
Borgonovo: “Crisanti vaneggia”
Insomma, riassumendo il pensiero di Crisanti, l’utero in affitto dovrebbe essere considerato come una terapia, utile da un lato ad alleviare il dolore causato dall’infertilità, e dall’altro a garantire la continuazione della specie umana, minacciata da quella patologia. Conclusioni che, secondo il giornalista Francesco Borgonovo bambino, sarebbero “aberranti” e tralascerebbero delle considerazioni fondamentali sulla reale natura della gestazione per altri.
Infatti, secondo Borgonovo sull’utero in affitto il senatore commetterebbe un paio di errori fondamentali. Innanzitutto, seppur l’infertilità sia “un flagello, non mette a rischio la sopravvivenza del singolo”, e pensare che la gpa sia una soluzione “sarebbe come dire che l’amputazione del braccio è la cura per il gomito del tennista”. Per invertirla, bisogna lavorare sullo stile di vita e sulle condizioni ambientali, non sulla compravendita. E, soprattutto, Crisanti parla di utero in affitto “solidale”, dimenticando secondo Borgonovo che “non c’è nulla di altruistico” per via del “pagamento sempre presente” e poi “perché la cessione del figlio non è un dono, ma una transazione regolata”. In parole povere, il giornalista ritiene che “la gpa è la vendita di un figlio“, che peraltro è considerata illegale “dalla legge e della sentenze”.