Il virologo Andrea Crisanti non ha dubbio alcuno: “Io ho fatto il vaccino Pfizer, ma oggi mi farei AstraZeneca se fosse l’unico vaccino a disposizione”. Una dichiarazione inequivocabile, rilasciata in diretta televisiva durante la trasmissione “Piazzapulita”, andata in ona su La7 nelle scorse ore. Parole importanti e con un peso specifico non indifferente, dal momento che sono arrivate nella medesima giornata in cui si sono registrate numerose segnalazioni di reazioni avverse su coloro che hanno ricevuto la somministrazione del siero AstraZeneca, con particolare riferimento ai lotti sequestrati in Danimarca (soprattutto) e in Italia.



Eppure, secondo lo stesso Crisanti, “non ci sono dati che dimostrino che questo vaccino possa provocare complicazioni gravi. L’Inghilterra ha vaccinato 10 milioni di persone con AstraZeneca, a dimostrazione di come, dunque, tale vaccino sarebbe sicuro, a detta dell’esperto. Chiaramente in questi giorni saranno portate avanti le indagini per comprendere le eventuali correlazioni tra il siero e gli effetti collaterali registrati.



CRISANTI, “ASTRAZENECA SICURO. VARIANTE INGLESE? PERICOLOSA”

Andrea Crisanti, virologo, ha dunque “difeso” la bontà del vaccino AstraZeneca a “Piazzapulita”, affermando poi come il quadro della pandemia in Italia sia sensibilmente peggiorato, dal momento che, nella giornata di ieri, è stata oltrepassata quota 25mila casi di Coronavirus. “La variante inglese – ha asserito – rappresentava tre settimane fa il 14% dei casi. Ora siamo al 70% dei casi. È una mutazione più contagiosa. Più contagi ci sono, più persone finiscono in terapia intensiva. La tempestività nell’adozione di misure è fondamentale contro la variante inglese”. Come spiega Crisanti, “l’indice Rt è un indicatore che fotografa la situazione di 10 giorni prima. Per fortuna ora si fa riferimento all’incidenza che considera il numero di casi: non possiamo aspettare 7-8 giorni per decidere. Con la variante inglese non possiamo permetterci la zona gialla”. Ecco dunque che non può che crescere l’attesa in riferimento alla cabina di regia odierna e alle nuove ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza.

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