Andrea Crisanti a tutto campo, tra nuove varianti (inglese, brasiliana e sudafricana) del Covid-19 che oramai spuntano a macchia di leopardo nel nostro Paese, le riaperture nelle varie Regioni che sono tornate oramai quasi tutte in zona gialla e infine anche l’inchiesta che “Piazzapulita” ha fatto sul mercato parallelo dei vaccini. Il 66enne virologo capitolino e accademico dell’Università di Padova, ieri sera ospite su La7 nel programma condotto da Corrado Formigli, ha detto la sua in merito alle nuove scene di assembramenti osservate nelle grandi città italiane.



Rispondendo alla sollecitazione del conduttore che gli mostrava alcune foto dalle grandi città italiane, con così tanta gente in strada da far pensare che siano state scattate uno o due anni fa, Crisanti ha spiegato che quest’aria da liberi tutti non è solo responsabilità dei singoli, a suo parere: “Guardi, Corrado, mi permetta di evitare di giudicare queste persone: gli è stata data la zona gialla, gli è stato detto che si possono muovere” ha detto il virologo, ricordando pure che, mentre il resto dell’Europa si prepara a nuovi lockdown, intanto dal prossimo 15 marzo riapriranno pure le piste da sci… “Ma che devono pensa’ questi?” ha chiosato Crisanti con una concessione al romanesco.



CRISANTI, “NON CRITICO GLI ASSEMBRAMENTI MA TEMO LA VARIANTE INGLESE”

Ma la pericolosità degli assembramenti osservati negli scorsi giorni è amplificata anche dal fatto che, secondo alcuni esperti, la cosiddetta variante inglese sta prendendo piede oramai anche nel nostro Paese. “Chiaramente in questa situazione la variante se ne approfitta in maniera incredibile” ha confermato lo stesso Crisanti e accennando poi anche a quella che sembrerebbe una capacità di contagio ben diversa da quella che abbiamo osservato nel 2020, durante i primi mesi della pandemia.

“Con questa variante una persona riesce a infettarne tranquillamente altre tre o quattro, mentre invece con la variante precedente se ne infettavano al massimo una o due” è il monito lanciato dal virologo romano che quindi suggerisce come, in attesa che la campagna vaccinale riprenda dopo lo stop and go dovuto ai problemi relativi alle forniture, si dovrebbe evitare che il ceppo britannico del virus continui a circolare. Basti pensare al fatto che Crisanti ricorda pure come “questa variante ha messo in ginocchio l’Inghilterra nel giro di sole tre settimane…”.