Decisioni contro la scienza: è quelle che ha preso il governo secondo il professor Andrea Crisanti, molto critico riguardo, ad esempio, la decisione di abolire la quarantena per i vaccinati con booster o con seconda dose da meno di 4 mesi. «Apprendisti stregoni in fase di improvvisazione senza criterio. Questi Migliori al governo sono apprendisti stregoni», dice con amarezza al Fatto Quotidiano il docente di microbiologia all’Università di Padova. La ragione è semplice: «Non c’è niente di scientifico». Crisanti fa notare che la variante Omicron si diffonde di più proprio perché non trova una barriera nei vaccinati, inoltre ha di per sé una contagiosità maggiore rispetto alla Delta, senza contare il nodo asintomatici.
«Dovremmo quindi cercare di tutelare fragili e non vaccinati che continuano a rischiare molto. Ma se liberi i vaccinati dalla quarantena dopo un contatto con un positivo, vai nella direzione opposta, mi pare. Non è logico». Superate le critiche per le decisioni politiche, Crisanti conferma che questa variante tende a colpire solo le vie respiratorie superiori, uno dei motivi per i quali appare meno aggressiva. «Ma non mi illudo ancora sul fatto che possa risolvere il problema del Covid». Anche perché fragili e non vaccinati «rischiano ancora la malattia grave e la vita stessa».
CRISANTI “NON SONO STATI RISOLTI NODI VERI”
Per Andrea Crisanti, dunque, l’abolizione della quarantena per parte della popolazione in caso di contatto con un positivo è «una fuga in avanti». Ma è scettico anche sull’autosorveglianza: «È una follia. Ma veramente siamo passati agli apprendisti stregoni, non capisco… Quale dato scientifico, quale esperienza giustificherebbe questo provvedimento?». Per il microbiologo sarebbe stato più sensato «mantenere una quarantena obbligatoria di tre giorni e poi richiedere un tampone negativo». Ma c’è un altro aspetto non trascurabile secondo Crisanti: non vengono affrontati i nodi veri.
Quali sono?«Sempre gli stessi: ormai si è capito come e dove si trasmette essenzialmente il coronavirus». Il riferimento del microbiologo nell’intervista al Fatto Quotidiano è ai trasporti, anche se «aver obbligato alle Ffp2 è almeno un primo passo, bravi». Il secondo è la scuola: «In due anni non è stato fatto niente di minimo, dai termo-scanner, che non sono i termometri elettrici farlocchi, ad analisi di scuole-campione». Infine, i ristoranti: «Bisognerebbe limitare le tavolate a quattro persone finché la pandemia non finisce, non in base al colore della regione».