Confronto tra Crisanti e Miozzo nel corso della puntata di ieri, giovedì 10 dicembre 2020, di Piazzapulita. Il direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria ed ha ribadito che la terza ondata di epidemia è pressochè certa. Nel corso del suo intervento, ha rivolto una domanda direttamente al coordinatore del Comitato tecnico scientifico: «Il problema della seconda e della ipotetica terza ondata dipende dal fatto che noi non abbiamo messo in campo un sistema per consolidare i risultati ottenuti con il lockdown: avevamo 100-150 casi al giorno, avremmo dovuto sfruttare quei 4-5 mesi per creare un sistema di tracciamento, di sorveglianza e invece non lo abbiamo fatto. Ci sarebbe da chiedere al Cts: c’era e c’è un piano per prevenire la terza ondata?».



CRISANTI VS MIOZZO: LA REPLICA

Dopo l’intervento di Crisanti, non è tardata ad arrivare la replica di Miozzo: «Il professor Crisanti sa benissimo che il Cts non detiene documenti segreti o piani. Il Cts è un’aggregazione di scienziati e di tecnici che consiglia il Ministero della Salute e il premier sull’andamento. Questa domanda dovrebbe essere fatta al ministro». Il coordinatore del Cts ha poi aggiunto: «Noi fin dalla prima ondata abbiamo dato delle indicazioni di ciò che sarebbe stato necessario, ma sappiamo che la Sanità ha un governo regionale ed è una responsabilità del territorio. In questa pandemia abbiamo ben visto il valore e il peso delle regioni». «Il Governo ascolta e poi deve fare i conti con il territorio. Si è parlato del dilemma salute-business, noi diamo le indicazioni e poi ci sono quegli altri», la precisazione di Miozzo.



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