Nella crisi di governo tra Lega e MoVimento 5 Stelle si inserisce Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia che prova a giocare d’anticipo per “stanare” Matteo Salvini e capire quali sono le intenzioni del leader del Carroccio, che ancora non ha chiarito se alle prossime elezioni vorrà presentarsi da solo o nella formazione classica del centrodestra unito. Quest’ultima è la soluzione auspicata dal Cavaliere, che in una nota dichiara:”Non facciamo perdere al Paese altro tempo, risparmiamo agli italiani avventurismi e scegliamo la via della chiarezza: sottoscriviamo un accordo prima del voto per regalare un nuovo sogno agli italiani, scriviamo un programma tutti insieme, scegliamo le donne e gli uomini migliori, mettiamo subito in campo la squadra dei ‘sí'”. Il leader di Forza Italia sottolinea:”La fine di questo Governo era scritta dal principio nelle sue tante contraddizioni, che sono costate al Paese un anno di gravi errori riassunti da un’umiliante crescita zero. Lo avevo segnalato a più riprese già un anno fa e i fatti si sono incaricati di darmi ragione. Non saranno adesso le manovre di palazzo, i disperati tentativi propri del peggior teatrino della politica a risolvere i problemi degli italiani. È giusto che la scelta torni al più presto agli elettori e che questi possano esprimere col loro voto un Governo esperto, forte, coeso, che abbia la capacità di realizzare un vasto programma di riforme, di sviluppo e di modernizzazione del Paese”. Berlusconi conclude:”Da ormai molti anni la maggioranza degli elettori premia il modello del centro-destra, che oggi governa il maggior numero delle Regioni e dei Comuni italiani con successo. Questo modello sarebbe oggi capace di eleggere un numero di parlamentari più che sufficiente per varare in autonomia un ambizioso progetto di riforme istituzionali e, tra queste, il taglio dei parlamentari che già il mio governo era riuscito ad approvare molti anni fa e purtroppo poi fermato con un referendum dalla sinistra. Potremo finalmente avere il presidenzialismo e dunque una Repubblica più efficiente”. (agg. di Dario D’Angelo)



DIRETTA CRISI DI GOVERNO: DI MAIO, “SALVINI GIULLARE”

Tutti contro Salvini, anche se per motivi diversi. Uno degli effetti della crisi di Governo aperta dalla Lega e che porterà alla mozione di sfiducia in Senato al premier Giuseppe Conte, è che il leader dell’oramai ex Carroccio è finito non solo nel mirino del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, ma pure di Giorgia Meloni che dovrebbe essere sua futura alleata per quello che la pasionaria di Fratelli d’Italia chiama già l’esecutivo “sovranista”. Infatti, dopo che il Ministro degli Interni ha paventato l’ipotesi di una alleanza, invero naturale, tra Matteo Renzi e il M5S in chiave anti-leghista e invocando un attacco alla democrazia, Luigi di Maio e i suoi hanno risposto per le rime definendo Salvini un “giullare” che cerca scuse e usa fake news per giustificare la scelta di porre fine all’esperienza di Governo. Di ben altro tenore sono invece le critiche di Giorgia Meloni che critica il possibile alleato per la frase in cui dice di volere andare al voto da solo e di cercare solo dopo delle intese: “Noi le alleanza le facciamo prima del voto e non dopo, dato che vogliamo essere chiari” ha detto la politica romana, portando alla replica del diretto interessato che ha poi parzialmente fatto dietro-front, spiegando di non aver ancora preso decisioni in tal senso(agg. di R. G. Flore)



DIRETTA CRISI DI GOVERNO: SALVINI, “ASSE RENZI-M5S”

Dopo che la crisi è stata ufficializzata e si attende solo la calendarizzazione della mozione di sfiducia in Senato al premier Giuseppe Conte, volano gli stracci nella maggioranza con critiche reciproche e anche surreali accuse (o fuori tempo massimo…) tra i due partiti contraenti del famoso Contratto di Governo. Nelle ore in cui per tutti, o quasi, la priorità sembra quella di andare al voto il Movimento 5 Stelle ancora continua a invocare che alcune riforme vengano portare a casa, come quella sul taglio dei parlamentari, pur sapendo che comporterebbe una ulteriore dilatazione dei tempi della crisi stessa. Dall’altro lato Matteo Salvini lancia il presunto pericolo di un asse tra Renzi e il M5s, invero improbabile, evocando un pericolo per la democrazia: e puntuale arriva la replica di Di Maio che, attraverso una nota dei suoi, parla di “fake news” e appella il leader del Carroccio come un giullare che inventa degli inciuci per giustificare la sua scelta di staccare la spina all’esecutivo. E quella che sarebbe dovuta essere la crisi più rapida di sempre è solo agli inizi(agg. di R. G. Flore)

DIRETTA CRISI DI GOVERNO: CASELLATI CONVOCA CAPIGRUPPO

Adesso è davvero finita e dopo l’accelerata della Lega per dare il “la” a questa crisi di Governo e la rottura col Movimento 5 Stelle, certificata fra gli altri da un post dello stesso Luigi Di Maio, le novità delle ultime ore che stanno vedendo terminare l’esperienza del Governo Conte sono il primo endorsement dato a Salvini da parte di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che spera che il futuro alleato vada dritto come un treno e poi l’intervento della seconda carica dello Stato. Infatti Maria Alberta Casellati, presidente del Senato, ha da poco ufficializzato la crisi col primo appuntamento di rito in calendario, vale a dire una conferenza dei vari capigruppo a Palazzo Madama per il prossimo lunedì 12, alle ore 16, e nel corso della quale dovrebbe uscire finalmente la data in cui verrà discussa la mozione di sfiducia presentata dal Carroccio nei confronti del premier Giuseppe Conte. (agg. di R. G. Flore)

DIRETTA CRISI DI GOVERNO: MELONI A SALVINI, “PRONTI”

La Lega prova ad accelerare i tempi della crisi di governo. Il partito di Matteo Salvini ha presentato in Senato una mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. «Troppi no (da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav) fanno male all’Italia che invece ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta. Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona», recita la nota del Carroccio. Intanto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un’intervista al Corriere della Sera ribadisce che l’unica soluzione è «voto immediato senza se e senza ma». Inoltre, si dice convinta che dalle elezioni anticipate possa uscire «un governo forte, coeso con numeri importanti» per «stare in sella cinque anni, fare le riforme importanti e politicamente scorrette delle quali l’Italia ha bisogno». Meloni si è detta concorde per il voto ad ottobre. «Per noi va benissimo. Non si perda altro tempo. Siamo pronti a governare». Del resto i sondaggi sono a loro favore. (agg. di Silvana Palazzo)

DIRETTA CRISI DI GOVERNO: BORSA GIÙ, SPREAD SALE

La crisi di governo comincia e la Borsa di Milano apre le contrattazioni in forte ribasso, mentre comincia l’analisi degli scenari e delle possibili date per le elezioni anticipate. Anche lo spread Btp-Bund registra il momento di tensione, infatti apre in rialzo a 232 punti con un rendimento all’1,73 per cento. Ma il ministro dell’Interno Matteo Salvini tira dritto. Da Pescara, dove ha tenuto uno dei comizi del tour sulle spiagge italiane, ha lanciato la sua corsa a premier. «Chiedo agli italiani se vogliono darmi pieni poteri per fare le cose come vanno fatte», ha dichiarato al termine del comizio. A chi gli chiedeva se intenda candidarsi a premier ha replicato: «Quello sicuro». E Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, auspica l’alleanza di governo con la Lega: «Si torni al voto per una maggioranza sovranista». Anche il Partito democratico comunque è pronto per le elezioni anticipate, anzi Nicola Zingaretti dice che sono «prontissimi» e auspica «una grande alleanza per salvare l’Italia». Il capo politico M5s Luigi Di Maio, pur dicendosi pronto al volto, chiede che passi prima in aula il taglio dei parlamentari.

DIRETTA CRISI DI GOVERNO: CONTE CONTRO SALVINI

Con l’apertura della crisi di governo si sono intensificati gli attacchi tra Movimento 5 Stelle e Lega. Lo dimostrano le parole di Luigi Di Maio: «La Lega ha preso in giro il Paese». E poi al Tg1 ieri sera ha rincarato la dose contro Matteo Salvini: «Ha fatto cadere il governo perché ha messo i sondaggi davanti agli interessi del Paese». Ma ancor più duro è stato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. «Farò in modo che questa crisi sia la più trasparente della storia della vita repubblicana», ha detto confermando che si presenterà in Parlamento. Non ha usato giri di parole il premier, anzi è andato all’attacco: «Il mio governo ha lavorato, non era in spiaggia». E ha ribadito che «non spetta a Salvini convocare le Camere», sottolineando che in questa fase deve «nella sua veste di senatore, spiegare al Paese le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente» l’azione di governo. Il presidente del Consiglio ha poi annunciato che contatterà Fico e Casellati per la riconvocazione delle Camere, atto propedeutico per l’avvio della procedura della crisi di governo.