Crisi di governo

in vista? Al momento siamo ancora alle schermaglie, ma nella serata di sabato è Giuseppe Conte a giocare la sua mossa con un lungo post su Facebook e a rivolgersi, pur senza mai citarlo, a Matteo Renzi: “In questi giorni sto ricevendo molti inviti, anche autorevoli, ad essere “paziente”. Ma io non sono affatto paziente. Al contrario. Sono impaziente. (…) Abbiamo così tanti problemi da risolvere e così tante soluzioni da offrire, soluzioni a cui hanno contribuito tutte le forze di maggioranza e che ritengo valide ed efficaci, che non vedo l’ora di poter superare le fibrillazioni in corso”. Poi un messaggio che sembra invece rivolto all’opinione pubblica in vista di una possibile crisi: “Sin dall’inizio del mio mandato ho preso un impegno con tutti i cittadini: lavorerò sempre per il bene vostro, il bene comune, e non per il mio utile personale. Fino alla fine farò ogni sforzo possibile per assolvere questo delicato incarico con “disciplina e onore”, come richiede la nostra Costituzione”. (agg. di Dario D’Angelo)



CRISI DI GOVERNO: IV, “MARGINI CI SONO ANCORA”

Rischio crisi di Governo in questo weekend

, arriva la conferma del Corriere della Sera. Lo scontro tra Conte e Renzi prosegue senza sosta, ma si registrano scricchiolii anche all’interno degli altri partiti di maggioranza. Tra oggi e domani si proverà a chiudere un’intesa con Italia Viva sul Recovery Plan, «i margini ci sarebbero ancora». Nonostante gli sforzi di Nicola Zingaretti, anche nel Pd si annotano le prime crepe, mentre il M5s si conferma una polveriera.

«Se si va all’ipotesi del Conte-ter con un accordo politico, credo che ci sia un accordo e non credo che ci possano essere dei dubbi sulla lealtà delle forze politiche», ha spiegato il dem Andrea Marcucci ai microfoni di Rai News 24: «Se invece saliamo al Quirinale senza un’ipotesi preordinata, allora ci sono rischi». (Aggiornamento di MB)

CRISI DI GOVERNO: SCONTRO SU MES E RECOVERY

Non si placano le voci su una crisi di Governo imminente

. Il vertice di ieri tra il premier Conte e i capi-delegazione si è concluso con un nulla di fatto, anzi si è sfiorata la rottura definitiva: come riportato dai colleghi dell’Ansa, è scontro totale su Recovery e Mes. Il Movimento 5 Stelle getta acqua sul fuoco – «fatti dei passi in avanti» – ma Italia Viva è in pressing. «Bugiardi e ipocriti», l’affondo dei renziani contro le altre forze di maggioranza, che accusano Iv di tenere in ostaggio il Recovery Plan.

Dopo l’affondo di ieri, la ministra Teresa Bellanova non ha usato giri di parole ai microfoni de Il Messaggero: «Saggio sarebbe se invece di restare asserragliato nella sua torre d’avorio il presidente del Consiglio prendesse atto che questa esperienza di governo è conclusa e provasse a capire se si è in grado, tutti quanti e a partire da lui, di riscrivere un nuovo patto di governo».

CRISI DI GOVERNO, RENZI IN PRESSING

Ansa fa sapere che il Consiglio dei ministri dovrebbe tenersi all’inizio della prossima settimana, successivamente sarà il momento di aprire il tavolo sulle priorità della legislatura. In questo momento però tutte le forze sono destinate al Recovery: «Il Paese non può permettersi un ritardo perché questo comprometterebbe la nostra ripresa e sarebbe imperdonabile», le parole di Conte riportate da La Stampa. Dello stesso avviso il vicesegretario Pd Andrea Orlando: «Se siamo messi così, a questo punto una crisi non sembra evitabile. Ma il Recovery plan deve essere salvato». Zingaretti ieri ha aperto ad un Conte-ter, replicando con un secco no all’ipotesi di un ritorno alle urne, ma per i renziani il Conte-bis è già finito. I renziani continuano a chiedere che la ricomposizione passi da un atto di cesura come le dimissioni del giurista. In alternativa, ha rimarcato Ettore Rosato, nascerà un altro Governo: «Non si andrà al voto, Conte non è indispensabile». Insomma, la crisi di Governo sembra davvero dietro l’angolo…