Abbiamo visto l’incremento dello spread negli ultimi giorni e l’aumento dell’incertezza nel settore industriale oltre che finanziario. Per questo motivo Bruxelles ha deciso di cambiare strategia e sospendere il patto di stabilità anche per tutto il 2023.
Crisi economica: la proroga della clausola di salvaguardia
Si tratterebbe dunque di prorogare la clausola di salvaguardia attivata durante la pandemia di altri 12 mesi, nonostante le buone intenzioni iniziali fossero quelle di un ritorno alla normalità. Perché ciò avvenga serve un passaggio ulteriore di approvazione da parte dei Ministri delle finanze di tutt’Europa, ma la misura potrebbe addirittura approdare in Parlamento lunedì prossimo.
Questa volta però la pandemia non c’entra molto, il fattore scatenante è stato senz’altro la guerra in Ucraina, che ha portato l’inflazione a livelli record sia in Italia al 7,5% che nel Regno Unito, dove si registra il dato più alto degli ultimi 40 anni: un 9% che rischia di spazzare via il potere d’acquisto della sterlina, tra le maggiori valute al mondo in termini di forza e di affidabilità.
Crisi economica: recessione strutturale
La riduzione del PIL è una costante nelle ultime rivelazioni, infatti tassi di crescita sarebbero destinati a ridursi da 2,5 punti a 1 punto percentuale. L’intera eurozona Inoltre vedrebbe una crescita diminuir si dal 2,7 al 2,3%.
In Europa l’inflazione è aumentata al 6,1% ma questi dati, associati al caro energia, non dovrebbero procurare un deficit pubblico vista la gradualità delle misure messe in campo. Tuttavia per l’Italia le cose vanno diversamente: infatti il caro energia pesa più di qualsiasi altra cosa essendo l’Italia insieme alla Germania, uno dei due paesi fondato sulla piccola e media impresa che dell’energia ha fatto il suo pane quotidiano.
L’Italia vive la crisi energetica più o meno al pari di quanto altri paesi europei vivono la questione dell’embargo al petrolio Russo tanto da volersi dissociare dalle misure proposte in Commissione Europea.