Il 2022 è l’anno della grande crisi che coinvolge le materie prime e che ha causato un rincaro energetico insostenibile per le imprese. Infatti tutto ciò ha inevitabilmente fagocitato anche il mercato del legno, che ha visto imponenti rincari, trasferendosi sia sulla materia prima utilizzata per l’edilizia, sia per quella utilizzata per i mobili oppure per il riscaldamento. Quale sarà quindi il futuro del legno?



Crisi energetica e mercato del legno: incremento del 500%

Come sappiamo la crisi energetica deriva dall’aumento del prezzo della materia prima che era incrementata gradualmente già dal 2021, il conflitto internazionale ha dato una spinta notevole ma ciò che ha fatto lievitare i prezzi fino a decuplicarli sono state le sanzioni occidentali. In molti quindi hanno deciso di ricorrere a vecchi sistemi di produzione di energia, altri invece hanno deciso di riscaldare i propri ambienti attraverso le stufe a pellet. Quindi inevitabilmente tutta la materia utile a produrre energia o calore è stata coinvolta in questo processo, l’economia del legno che aveva assunto inevitabilmente un impiego edilizio oppure nell’industria del mobile.



Persino il legno ha avuto un aumento di prezzo del 500% in alcuni casi, anche il pellet, che era uno strumento utile perché molto economico per riscaldare gli ambienti, ha raggiunto mille euro a tonnellata.

Crisi energetica e mercato del legno: coinvolta l’industria del mobile ed edilizia

Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli ha così descritto la situazione: “Il settore del legno, e in particolare l’industria Europea del pannello, soffre per la scarsità di materia prima. Alcune aziende sono arrivate a interrompere temporaneamente le produzioni, con il rischio concreto di far venir meno alla filiera del mobile il necessario rifornimento“.



Mi consegue che gli incrementi anche per quanto concerne la costruzione d’immobili sarà soltanto una questione di tempo, ma prima o poi vedremo i rincari anche in quel settore punto per risolvere la questione del prezzo del legname è stata chiamata a intervenire La commissione Europea che effettuerà degli interventi mirati atti a limitare gli aumenti di prezzo.

Naturalmente qualsiasi tipo d’intervento adottato dalla commissione europea sarà un vero e proprio sussidio poiché si lega ai contributi da versare alle imprese.

La lotta al cambiamento climatico e per l’ecologia che è ai vertici del Green deal europeo, impone inoltre che tutti i quantitativi di legname venduti dovranno provenire da zone non disboscate o deforestate.