Si è concluso poco dopo le 22 il vertice di govern

o in Palazzo Chigi tra Conte e i capi delegazione per discutere le modifiche al Recovery Plan. La riunione era cominciata questo pomeriggio, presenti in aula i capi delegazione e i rappresentanti dei partiti, alcuni di persona altri in videoconferenza. Obiettivo di Conte è far sì che il testo del Recovery Plan giunga al Consiglio dei Ministri evitando la rottura con Italia Viva. “Questo non è il testo, questa è una sintesi di 13 pagine” è stato però il duro commento della delegazione di Iv. Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sia aspettavano una risposta propositiva, ma si sono visti alzare un muro. “Avrete i dettagli prima del Consiglio dei ministri – avrebbe replicato Gualtieri – Se avessi portato un documento concreto senza concordare con voi le linee strategiche mi avreste attaccato anche su questo”. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi a Stasera Italia ha negato che dal Presidente del Consiglio gli sia giunta la proposta di ricoprire la carica di ministro degli Esteri o dell’Economia. “Non è una questione di posti, noi le poltrone le lasciamo. Se devo stare in maggioranza a non fare niente, preferisco andare all’opposizione”. Intanto Italia Viva torna a rispolverare una vecchia questione: la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. (Agg. di Silvia Polvere)



CRISI GOVERNO, SCONTRI TRA GOVERNO E ITALIA VIVA

Non mancano i momenti di tensione nel vertice di maggioranza sul Recovery Plan. Secondo quanto riportato dall’AdnKronos, che cita fonti di governo, sarebbe andato in scena uno scontro tra Davide Faraoni di Italia Viva e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il quale è stato accusato di aver fatto delle «provocazioni politiche». I primi a prendere la parola dopo gli interventi del Premier Giuseppe Conte e dello stesso Gualtieri sono stati proprio quelli di Italia Viva. Tra le accuse quella di aver spostato da una parte all’altra i fondi e di aver cancellato anche progetti di Iv. «Una provocazione bella e buona» per Faraone, che ha puntato il dito contro il titolare del Mef. Forte irritazione è stata manifestata anche da Andrea Orlando, vice segretario Pd. In merito alle rimostranze sull’assenza di contenuti dettagli del Pnrr avanzate da Italia Viva durante la riunione, Gualtieri ha assicurato che le schede di dettaglio arriveranno prima del Consiglio dei ministri.



Ma Gualtieri si è scontrato anche con Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera. Gualtieri ha accusato il partito di Matteo Renzi di aver fatto un «lavoro sommario, non di dettaglio» su cui porta avanti le critiche al governo. «Il giudizio al Pnrr lo daremo dopo aver visto i dettagli e risponderemo per iscritto, perché altrimenti interpretate male», la replica della Boschi, riportata dall’agenzia di stampa. (agg. di Silvana Palazzo)

CRISI GOVERNO, VERTICE SU RECOVERY PLAN

È cominciato il vertice di governo a Palazzo Chigi. Stando a quanto riportato da Rai News, è in corso la riunione sul Recovery Plan tra il Premier Giuseppe Conte, i capi delegazione e i responsabili del piano delle forze di maggioranza. Stanno prendendo parte all’incontro anche i ministri Roberto Gualtieri, Enzo Amendola, Stefano Patuanelli, Peppe Provenzano con il sottosegretario Riccardo Fraccaro. Secondo quanto raccolto dal Fatto Quotidiano, per i partiti sono presenti i capi delegazione Dario Franceschini (Pd), Alfonso Bonafede (M5s), Teresa Bellanova (Italia viva) e Roberto Speranza (Leu). Con loro ci sono per il M5s la viceministro Laura Castelli e la sottosegretaria Laura Agea, per il Pd il vicesegretario Andrea Orlando e la presidente della conferenza delle donne Cecilia D’Elia, per Leu i capigruppo Federico Fornaro e Loredana De Petris, per Italia Viva i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone. Stando a quanto riportato da Rai News, le delegazioni di Pd e Italia Viva stanno partecipando al vertice da remoto. (agg. di Silvana Palazzo)



CRISI GOVERNO, BELLANOVA “SIAMO AL CAPOLINEA”

Tira aria di crisi di Governo. Prosegue senza sosta lo scontro tra le forze di maggioranza e il premier Conte è chiamato a dare risposte

. Il pressing di Italia Viva è incessante e ieri è arrivata l’offerta finale del giurista, ovvero le modifiche presentate sul Recovery plan e con il rimpasto della squadra di ministri. Come evidenziato da La Stampa, all’interno della proposta di Conte c’è anche la rinuncia alla delega ai Servizi segreti che tanto ha fatto discutere.

Come dicevamo, Iv è pronta a salutare l’esecutivo giallorosso e la ministra Teresa Bellanova non ha usato tanti giri di parole ai microfoni di Ore 14: «Per me il tempo è finito: adesso servono delle risposte. È da mesi che Italia Viva chiede un accordo programmatico, perché non è possibile andare avanti con un Dpcm e un dl alla settimana. Questa esperienza di Governo è al capolinea, abbiamo fatto un Consiglio dei ministri dalle 21 all’1 di notte per decidere se riaprire la scuola il 7 o l’1 gennaio… Lo capiscono anche i bambini che si è conclusa un’esperienza».

CRISI GOVERNO, DA PD “LEALTÀ” A CONTE

Come confermato dai colleghi di Rai News, oggi è previsto un nuovo incontro tra il premier Conte ed i capi delegazione: parteciperanno anche Roberto Gualtieri, Enzo Amendola e Riccardo Fraccaro. Appuntamento alle ore 18.00, ma l’orario potrebbe anche slittare. Riflettori accesi anche sul dossier Mes, tra i temi più divisivi tra le forze di maggioranza: Italia Viva chiede di accedere al fondo salva-Stati, ipotesi declinata senza troppe discussioni dal Movimento 5 Stelle.

Le voci su una crisi di Governo a stretto giro di posta si intensificano, ma il Partito Democratico è pronto a fornire un assist a Conte. Intervenuto alla direzione dem, il segretario Nicola Zingaretti ha puntualizzato: «Nei giorni scorsi abbiamo tenuto la segreteria, il comitato politico e riunito i segretari regionali e delle città capoluogo. Questo perché ritengo giusto condividere tra noi la scelta in un passaggio fondamentale per il futuro non solo del governo che sosteniamo con la massima lealtà, ma del Paese intero, alle prese con una emergenza sanitaria, economica e sociale che non tollera rinvii».