Durante il Forum Ansa sulle Europee, il vicepremier Di Maio torna sul convulso Consiglio dei ministri della scorsa notte e lancia l’ennesima “stoccata” al collega Salvini domandano apertamente «domenica la Lega chiede voti per le Europee o per aprire la crisi di governo? Sono molto perplesso per gli attacchi a Giuseppe Conte. Un presidente del Consiglio che dopo 30 anni, non entra nella campagna elettorale, non ha detto una parola sulla campagna elettorale eppure e’ stato attaccato». Resta che lo stesso Premier aveva già spento la polemica questa mattina, anche se il M5s ha “gioco facile” in queste ore di tensione di riportare lo scontro interno al Governo al centro della campagna elettorale: a Mattino 5 sempre oggi, il leader grillino aveva anche ammesso «devo dire che i nostri rapporti sono molto meno efficaci di prima. Prima ci sentivamo e risolvevamo tutti i problemi. Da parte della Lega, se dismettono alcuni atteggiamenti come quello assunto a Verona, dal 27 maggio ci possiamo rimettere a lavoro». Anche senza il Decreto Sicurezza Bis – pronto ad arrivare in CdM forse già domani – l’aria di crisi è tutt’altro che passata.



CONTE “NESSUNA CRISI DI GOVERNO”

Salvini è convinto che entro domani il Decreto Sicurezza Bis sarà approvato in Consiglio dei Ministri e il Premier Conte non lo esclude: «Io lavoro, non ascolto critiche, insulti, minacce, lavoro per l’Italia e domenica spero con tanta forza di lavorare per l’Italia anche in Europa, cosa che prima di me molti non hanno fatto. Conto di approvare domani il decreto sicurezza in Cdm». Le ultimissime dal Governo dopo la resa dei conti di questa notte vede qualche segnale di “distensione” in più, al netto dello scontro diretto fra Tria e M5s avuto questa mattina sul Dl Famiglia. Per il Premier «voi vedete crisi dietro ogni angolo, dietro ogni discussione e ogni confronto. Ieri siamo stati in Consiglio dei ministri molto serenamente, abbiamo affrontato i temi all’ordine del giorno e ci siamo aggiornati. Nessuna crisi, nessun diverbio. Qualche giornale dice che si sarebbe sfiorata la rissa, vi assicuro: nulla di tutto questo». Escludendo la crisi di Governo, Conte allontana anche il possibile senso di sfiducia della Lega nei suoi confronti dopo le parole di Giorgetti «Non mi sento affatto sfiduciato: non dobbiamo leggere sui giornali e sui social affermazioni improprie, i rilievi e le perplessità si affrontano nelle sedi opportune».



RINVII DL SICUREZZA E FAMIGLIA: CRISI DI GOVERNO?

Ma cosa è successo davvero nel Consiglio dei Ministri andato in scena fino a notte inoltrata? Il giorno dopo la domanda sull’ennesima, forse decisiva, crisi di Governo Lega-M5s viene spontanea: tra rinvii, discussioni, liti e “stoccate”, le due forze contrapposte a Palazzo Chigi non sono riusciti a trovare la quadra su quasi nulla (a parte la sfilza di nomine confermate e ufficializzate, su tutte Tridico all’Inps). Il Decreto Sicurezza Bis è stato rinviato, il Dl Famiglia è stato definito «senza coperture» dal Ministro Tria, e anche il tema dell’Autonomia vede un pesante ko per il non accordo tra Lega e M5s. Il risultato del CdM più “infruttuoso” dell’interno Governo Conte vede strascichi pesanti in vista delle Elezioni Europee, con Lega e M5s che sulle proprie battaglie intende porre una “bandierina” prima del voto: «L’unica questione è che ci sono sul decreto sicurezza bis delle osservazioni del Quirinale, del presidente Mattarella, ed è lui che firma le leggi. Quindi è giusto che ci siano interlocuzioni per risolvere tutti i dubbi del Colle», spiega Di Maio per spiegare il perché in Consiglio dei Ministri Conte ha di fatto “stoppato” Salvini nel suo provvedimento “simbolo”.



CONSIGLIO DEI MINISTRI: LO SCONTRO E I RINVII

Di contro il Ministro degli Interni non pare averla presa benissimo: «Io ho fatto i compiti a casa. Sono 17 articoli, limati ieri notte. Il decreto è pronto, io sono pronto. Hanno chiesto di fare le ultime verifiche. Io mercoledì ci sono, giovedì ci sono… Il decreto non serve a me ma al Paese» avanza Salvini convinto che il Decreto Sicurezza Bis debba essere incardinato prima delle Elezioni Europee. Ancora Di Maio però nelle interviste mattutine ribadisce «L’ira della Lega è legata al caso Siri, i rapporti con Salvini sono meno efficaci di prima. Vedo del nervosismo nella Lega. Leggo che il viceministro Rixi dice che i 5 stelle sono il partito delle procure. Stanno diventando paranoici. Ieri l’attacco a Conte è stato ingiusto, non si può minacciare una crisi ogni giorno». Lo scontro forte tra Conte e Salvini durante il CdM pare sia giunto proprio con la “messa in mezzo” del Quirinale che avrebbe avanzato perplessità sulla seconda parte del Dl Sicurezza e il Ministro ha anche tentato il blitz notturno al Colle per provare a sbloccare la situazione ma ormai le ore passavano e il CdM rimaneva bloccato. L’idea del rinvio è stata condivisa e verrà ripresa la discussione forse già da giovedì: sul clima di tensione massima pesa ovviamente il “caso-Giorgetti” dopo le durissime parole contenute ieri nell’intervista a La Stampa, acuito dal fatto che ieri sera il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – fino ad oggi ago della bilancia dell’interno Governo – era assente al Consiglio dei Ministri.