Una Enews assai ricca di spunti quella pubblicata questo pomeriggio da Matteo Renzi, dove risponde punto su punto alle accuse mossegli da Pd, M5 e Premier Conte ma soprattutto dove dà notizia importante nel caso di una crisi di Governo: «Governo Conte ter? Per me non hanno i numeri, ma se avranno i senatori che stanno cercando noi saremo felicemente all’opposizione». Non solo, «Se dieci senatori di Italia Viva passassero dall’altra parte ci sarebbe il terzo governo in tre anni, con terza maggioranza diversa – ha aggiunto il leader di Italia Viva –. Io non ci credo, anche perché conosco i senatori di Iv e non ne vedo dieci pronti ad andarsene». Dunque niente elezioni, l’unica alternativa al Conte-bis è il Conte-ter anche se in quel caso non sarà Renzi a farne parti bensì quei “responsabili” che ora l’ex premier rigetta: dopo il viaggio in Pakistan per incontri internazionali e una breve vacanza, Renzi scrive ancora «sono stati due giorni utili perché, mentre io ero all’estero, gli altri hanno fatto le loro verifiche e hanno capito che non ci sono i dieci Scilipoti che cercavano dentro Italia Viva. È stato bello per me, utile per loro». Sul tema elezioni, Renzi ci ritorna anche al fondo della Enews quando spiega «Io non voglio andare a elezioni. Erano altri quelli che avevano già fatto l’accordo con Salvini. In più le elezioni non ci saranno per mesi (dopo il referendum di marzo vanno rifatti i collegi e dunque servono tempi tecnici). Per cui, se cade il governo Conte Bis, ci sarà un nuovo governo. Non le elezioni». Durissima la risposta del leader di Italia Viva alle altrettante dure parole di ieri riferite da Bettini: «se sono di carta, di che cosa ha paura? Penso che Bettini stia lavorando a un disegno strategico che finirà con il cancellare il riformismo italiano, anche quello dem. Non condivido l’analisi, ma la rispetto. Mi stupisce che debbano sempre parlare di me con toni così cortesi, ma ormai ci sono abituato. Loro sono ossessionati dalla mia persona, io sono solo deluso dalle loro scelte».
BELLANOVA “PD SI CONSEGNA AL M5S”
Clima di altissima tensione al Governo, tira aria di crisi dopo le dichiarazioni delle ultime ore. Goffredo Bettini ha tenuto a smentire alcune indiscrezioni ai microfoni di Radio 24: «Non voglio affatto cacciare Renzi, sarebbe un’affermazione sbagliata e presuntuosa. La mia predisposizione d’animo è assolutamente serena, io ho fatto un ragionamento politico: non sono stato io a porre ultimatum su vari tempi, fino a immaginare la sfiducia su un ministro del Governo». L’esponente del Pd ha poi evidenziato che il suo unico intento è quello di allargare la maggioranza. E sono proprio i dem a finire nel mirino di Italia Viva nelle ultime ore, ecco le parole di Teresa Bellanova: «Questo è un governo dove il Pd si è molto appiattito sulle posizioni del M5s: il Pd si sta consegnando a un populismo che francamente non credo farà bene a questo Paese. C’è tanto chiacchiericcio in giro, noi staremo nel governo fino a quando avremo la possibilità di occuparci delle questioni che incidono sulla vita delle persone», riporta Tg Com 24. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CRISI GOVERNO, BETTINI: “SOSTITUIRE RENZI”
Il giorno dopo le durissime parole di Bettini contro Renzi e Italia Viva, il partito nato in settembre che sta mettendo a rischio la tenuta del Governo giallorosso non ci sta e passa al contrattacco: «Se davvero Conte non riuscisse a portare a casa i responsabili, ed è difficile immaginare che il tentativo riesca, per il premier ci sarebbero solo due strade. O un accordo con quel Renzi che fino ad oggi è stato attaccato dalle veline di Chigi e direttamente dal premier o le dimissioni», fanno sapere fonti renziane all’Ansa. Fare a meno di Iv e trovare dei “responsabili democratici” che possano sostituire quelli di Renzi non è stato visto come un deporre le armi dal Pd e così mentre il leader si è concesso un weekend di pausa in montagna, la situazione a Roma rischia di precipitare. «Più ci attaccano più significa che abbiamo vinto», avrebbe detto Renzi ai suoi, salvo poi commentare pubblicamente citando Confucio «La pazienza è potenza. Ci vuole pazienza per sopportare le fake news di questi giorni. Ma noi ne abbiamo tanta: il gelso diventerà seta». Nel frattempo le “trattative” per convincere truppe renziane a puntellare il Governo lasciando Italia Viva non si concludono, spiegano diversi retroscena dai “palazzi” oggi sui quotidiani.
CONTE E MATTARELLA SMENTISCONO LA CRISI, MA..
«Stupore per le ricostruzioni apparse in qualche quotidiano, in cui, anche con virgolettati, si attribuiscono abusivamente intenzioni al Capo dello Stato riguardo alla situazione politica, con riferimento a uno degli incontri che avvengono tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio»: con questa nota il Quirinale mette i punti sulle “i” dopo le ricostruzioni sulla potenziale crisi di Governo a seguito del colloquio di ieri sera tra il Premier Conte e il Presidente Mattarella. I retroscena oggi sui principali quotidiani italiani riportavano di possibili “movimenti” in atto per cambiare parte della maggioranza sostituendo Italia Viva – in rotta di collisione sul tema giustizia e prescrizione – con una pattuglia di “responsabili” dal Gruppo Misto e da altri partiti. Dopo il Quirinale la smentita arriva anche da Palazzo Chigi, aumentando il senso di “smarrimento” circa quanto successo nelle ultime convulse ore della politica: «Si chiarisce che il Presidente non è alla ricerca di altre maggioranze diverse da quella che attualmente sostengono il governo. Giuseppe Conte è impegnato con i tavoli di lavoro per l’agenda di governo 2023, tavoli a cui partecipano tutte le forze di maggioranza, IV inclusa. L’unico pensiero del Presidente è rilanciare l’azione di governo per far partire le tante riforme che il Paese aspetta». Conte e Mattarella smentiscono, eppure le fratture ci sono in Cdm e il tema della giustizia rischia di tramutarsi nella scintilla definitiva per vedere cambiare la maggioranza giallorossa. Il che però non significa necessariamente ritorno alle urne.
CRISI GOVERNO, BETTINI “SOSTITUIRE PARLAMENTARI DI RENZI”
Lo scontro accesissimo tra Renzi e Conte continuerà forse per diverse settimane, anche perché la maggioranza non è stabile e sui singoli provvedimenti bisognerà rilevare quale sarà la presa di posizione di Italia Viva rispetto agli altri partiti di Governo. Secondo il dem Goffredo Bettini «la condotta di Renzi apre ormai problemi acutissimi nella maggioranza […] mi rammarico che Italia Viva, potenzialmente utilissima per allargare il centrosinistra, sta diventando uno strumento della destra per picconarlo e screditarlo». Lo stesso esponente Pd, assai vicino a Zingaretti, conferma su Facebook come vi sia una reale necessità interna al Governo che è proprio quella “smentita” dal Colle e da Palazzo Chigi: «occorrono parlamentari democratici» che possano sostituire i senatori di Renzi, «Dopo Conte non c’è per il Pd un altro governo. Se Renzi vuole farlo, lo deve fare con Salvini e la Meloni». Ancora Bettini conclude lapidario «Penso anche che, in questo scenario, nel Parlamento si aprirebbe una riflessione perfino nel gruppo renziano». In questo senso il Corriere della Sera con un retroscena firmato Tommaso Labate farebbe già i nomi dei presunti “traditori” di Italia Viva contro il loro stesso leader: «Giuseppe Cucca, Donatella Conzatti, Eugenio Comincini, Leonardo Grimani, Gelsomina Vono, Ernesto Magorno» sono i nomi fatti dal CorSera. Nelle stesse ore però, rivela una fonte renziana allo stesso quotidiano, l’ex Premier avrebbe fatto una immediata contromossa che guarda ad eventuali controresponsabili: «da qui a una settimana Italia Viva o avrà gli stessi senatori che ha oggi oppure ne avrà qualcuno in più».