La crisi di Governo probabilmente rimarrà tale, ovvero “in stallo”, per tutta l’estate anche perché tra Di Maio e Salvini lo scontro sembra davvero non finire ma nessuno finora ha preso il coraggio a due mani ed ha staccato la spina all’esecutivo gialloverde. Tav, Autonomia e riforma della Giustizia (che ancora stamattina la Lega ha definito «inutile» controreplicando alle parole di Bonafede ieri che parlava di “nostalgici di Berlusconi” contro il Carroccio, ndr) sono i temi di massima divisione tra i due vicepremier, con l’aggiunta non da niente di una Manovra di Bilancio che sarà tanto decisiva quanto “cartina tornasole” degli accordi o strappi tra Lega e M5s. Nella lunga intervista mattutina a Radio Anch’io su Rai Radio1, il leader grillino Di Maio torna sugli scontri di questi giorni e lancia una nuova stoccata al collega Salvini: «Se i continui attacchi della Lega agli alleati del M5s servono per ottenere qualche ministero in più, allora lo chiedano pubblicamente. Non si può stare al Governo con l’atteggiamento da opposizione», attacca Di Maio che aggiunge subito dopo «se il cavallo di battaglia della Lega è la flat tax, ci aspettiamo da loro i miliardi che servono per farla».
SALVINI REPLICA A DI MAIO: “SE MI STUFO SI TORNA AL VOTO”
La Manovra è il vero tema in ballo però e lo stesso Di Maio lo ben sa tanto da iniziare a puntellare le richieste che pone sul tavolo il M5s: «vero grande tema è che a fine anno noi necessariamente dobbiamo abbassare le tasse: noi abbiamo il progetto di abbassare il costo del lavoro, intervenire sul cuneo, e costa 4 miliardi. Abbiamo poi il progetto per abolire il canone Rai e abbattere il bollo auto, bisogna farlo però senza questo atteggiamento». Sulla Flat Tax, Di Maio non si nasconde «le coperture restano un mistero ma se le portano sono pronto a votarle». Nella lunga intervista a Sky Tg24 Salvini da par suo pone punti sulle “i” di un Governo sempre più in crisi imminente: «Abbiamo fatto un sacco di cose in un anno, e l’obiettivo della prossima manovra è far pagare meno tasse… Io la voglia ce l’ho, ma se mi dovessi accorgere che i litigi sono quotidiani…Mi stufo io ma anche gli italiani. Voglio un governo che faccia le cose altrimenti la parola va agli italiani». Scontro anche sul commissario italiano da proporre alla Presidente della Commissione Ue Von der Leyen: per Di Maio «Abbiamo già posticipato troppo, questo nome doveva uscire due settimane fa. Lo diciamo da tempo, la Lega si prenda la sua responsabilità e nomi un commissario. E’ troppo facile criticare sempre i 5 Stelle». Replica infine Salvini «proporrò a Conte un politico della Lega».