Crisi delle nascite e lacune del welfare in Italia, lo statistico esperto di demografia Alessandro Rosina, intervistato dal Fatto Quotidiano ha analizzato lo scenario futuro dell’Italia, che sarà particolarmente allarmante, specialmente nel caso in cui il governo non decida di prendere seri provvedimenti in merito. Un problema che come ha sottolineato il professore: “Va affrontato con urgenza“, visto che dalle statistiche e proiezioni future emerge che, nel 2050 la riduzione dovuta alla denatalità provocherà 4 milioni di persone in meno, con il conseguente aumento della popolazione anziana e tutti i costi e le questioni sociali che di conseguenza ne deriveranno. Uno sbilanciamento verso la terza età che potrebbe provocare danni disastrosi, soprattutto per la crescita economica e la stabilità.



Gli effetti di un saldo negativo della popolazione, che perdura dal 1990, stanno già diventando evidenti. Specialmente nel settore dell’occupazione con la crisi delle imprese che non riescono a trovare personale italiano da assumere, e sono costretti a ricorrere agli immigrati, che probabilmente costituiranno il futuro della forza lavoro del paese.



Alessandro Rosina: “Condizioni del lavoro femminile in Italia impongono alle donne di scegliere tra carriera e maternità

I problemi derivati dalla crisi delle nascite che affligge l’Italia ormai da anni, non ha una soluzione semplice. Tuttavia, il governo attuale non sta mantenendo le promesse sul potenziamento dei servizi di welfare che agevolerebbero le famiglie italiane. Come ha evidenziato il demografo Alessandro Rosina, intervistato da Il Fatto Quotidiano,  l’unico fattore che ha contribuito fino ad oggi ad arginare il fenomeno, anche se marginalmente è quello dell’immigrazione di massa. Specialmente da paesi nei quali ancora vige l’ideologia della famiglia numerosa come valore culturale.



Ma anche questo è in diminuzione a causa proprio della carenza dei servizi, che sta provocando un cambio di mentalità degli stranieri proprio come avvenne gradualmente in Italia a partire dagli anni 50. Lo scenario futuro quindi potrebbe essere drammatico, soprattutto perchè i nuovi nati non compensano i morti e gli anziani aumentano. Una delle cause principali va ricercata nelle mancate opportunità offerte alle donne che scelgono di fare figli, spesso costrette a rinunciare alla carriera perchè in Italia la conciliazione tra l’essere madre e lavoratrice è difficile da sostenere. A differenza di altri paesi europei che sono intervenuti proprio aumentando il sostegno alla maternità e alle coppie più fragili.