Contributi per il settore agroalimentare e per la promozione del Dop-Igp: è la promessa del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, che rispondendo a un’interrogazione in Commissione Agricoltura in Senato ha chiarito come continuerà il sostegno da parte del Governo al made in Italy e al settore dei prodotti agricoli e alimentari di qualità, duramente messo alla prova dalla pandemia. A fronte dell’interruzione delle fiere per le restrizioni imposte dalla pandemia, si è resa infatti necessaria la revoca in autotutela del bando 2020 per migliorare la conoscenza e favorire la divulgazione, garantire la salvaguardia e sostenere lo sviluppo dei prodotti di qualità Dop e Igp, con conseguente conservazione delle somme per l’anno prossimo.



Il Covid “attacca” i prodotti Dop e Igp

«Ragioni ispirate dal buon senso e dalla consapevolezza, in un quadro così incerto, di privilegiare efficacia ed efficienza della spesa pubblica per il raggiungimento di obiettivi concreti»: questo il commento del Sottosegretario L’Abbate, che aggiunge: «Il lavoro del Mipaaf però non si è fermato e sono stati emessi, nonostante la pandemia, 51 decreti di impegno a favore di consorzi e loro associazioni per azioni di promozione, comunicazione e salvaguardia dei prodotti DOP e IGP per un importo pari a circa 2,1 milioni di euro». «Inoltre – prosegue il Sottosegretario – è stata istituita una Commissione ministeriale incaricata di valutare le istanze pervenute: di 109 progetti, quelli ammessi a finanziamento sono stati 49 inerenti la valorizzazione e promozione delle indicazioni geografiche e 34 relativi alla salvaguardia delle stesse. La graduatoria è stata pubblicata il 20 ottobre scorso».



Tra le azioni concrete, l’autorizzazione da parte del Mipaaf di 40 varianti al piano di spese dei progetti e la disposizione di 19 decreti di revoca per i consorzi che non sono riusciti a portare a termine le attività finanziate. Infine è stata nominata una seconda Commissione incaricata di valutare entro novembre i progetti pervenuti a fronte di un altro decreto, emanato a luglio scorso, così da poter concedere nuovi contributi alle attività produttive agroalimentari e vinicole d’eccellenza.

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