Che cosa fa sì che una canzone sia una “canzone cristiana”? Il numero delle volte in cui appare la parola “Gesù” nel testo? Attenzione, ci sono canzoni che usano la parola “Gesù” per bestemmiarla. Viceversa ci sono migliaia di canzoni che non la usano mai eppure parlano di Lui.

Ne è testimonianza lo scomparso cantautore Claudio Chieffo, il cantautore cattolico di maggior successo in Italia e conosciuto anche a livello mondiale, le cui canzoni sono state cantate alla presenza di Papi, di centinaia di migliaia di persone durante raduni cattolici, e tutt’oggi vengono cantate durante le Liturgie nelle chiese di tutto il mondo. Bene, Chieffo raramente citava esplicitamente Dio e Gesù, ma era evidente che il tema fosse quello.



Perché essere cristiani non vuol dire aver raggiunto un obbiettivo, ma continuare tutta la vita a lottare, come diceva San Paolo, per conservare la fede. La storia del rock è piena di canzoni meravigliose che esprimono questa battaglia drammatica, chi direbbe ad esempio che One degli U2 non è una canzone d’amore, ma esprime il senso di comunione tra l’uomo e Dio tanto da farsi appunto “one”, uno? Eppure è così. Per questo l’idea di un Festival della Canzone cristiana ci solleva un sacco di dubbi. Il fatto che si svolgerà dal 3 al 5 febbraio a Sanremo, quasi in contemporanea all’usuale festival della canzone italiana e nella stessa città, sembra una contrapposizione, avvalorata dalle parole irate che il vescovo della città ligure lanciò lo scorso anno quando Fiorello si presentò con una corona di spine, giudicata (giustamente) blasfema: “manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana (…) esibite in forme volgari e offensive” scrisse allora. E monsignor Antonio Suetta è tra i promotori del festival della canzone cristiana.



Quindi sarà un “buoni contro cattivi”? Mah. Un cristiano dovrebbe piuttosto prendere parte al festival di Sanremo e accettare la sfida, non andarsene altrove e costruire muri. Direttore artistico è il cantautore Fabrizio Venturi, che condurrà le tre serate dell’evento dall’auditorium di Villa Santa Clotilde – Opera don Orione. «L’idea della manifestazione – spiega Venturi – ha cominciato a prendere forma nel 2020, in occasione del centenario della nascita di Giovanni Paolo II: a lui all’Ariston dedicai il brano Caro padre.

Il progetto si concretizza quest’anno grazie all’appoggio di monsignor Antonio Suetta e del sindaco, Alberto Biancheri». A fianco di Venturi ci sarà DJ Mitch di Radio 105 mentre è già confermata la presenza di Giuseppe Cionfoli, che quando era ancora frate partecipò proprio al festival di Sanremo. La Christian Music negli Stati Uniti è un fenomeno commerciale di massa, i dischi degli autori di musica cristiana vendono milioni di copie, e ai loro concerti ci sono grandi folle. Ma è un fenomeno tipicamente americano, reso tale dallo stile settario tipico delle chiese evangeliche di quel paese. Festival di musica cristiana in Italia ci sono già stati, ma hanno avuto vita breve.