Tra le attrici più amate in Italia ma non solo: Cristiana Capotondi lo scorso novembre 2018 è stata eletta vicepresidente della Lega Pro. «Il calcio per me è il massimo della metafora della vita: è un caos generale ma ha dei lampi pazzeschi. La Lega Pro è una serie con tantissime contraddizioni, ma tanta bellezza: ci sono imprenditori che vogliono restituire al territorio con le scuole calcio. Adesso stiamo parlando con il Governo per una defiscalizzazione, noi facciamo un lavoro sul territorio con i giovani, siamo un vero reticolo sociale. Ci stiamo facendo sentire in questa fase», ha raccontato la 39enne nel salotto di Vieni da me, che ha poi parlato delle sue prestazioni sul rettangolo verde: «Sono un esterno difensivo alla Cabrini o alla Maldini, l’obiettivo è quello di fare tutta la fascia in un campo di calcio a 5, il campo di calcio a 11 non lo vedo più… (ride, ndr)». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CRISTIANA CAPOTONDI, I SUOI INIZI
Cristiana Capotondi ospite della puntata di oggi di Vieni da me. L’attrice si è raccontata tra carriera e vita privata, parlando di un film molto importante per lei, Nuovo cinema paradiso di Giuseppe Tornatore: «E’ uno dei primi film che ho visto quando ero bambina, io facevo le recite e da lì mi son detta: “Anche io sono bambina e voglio lavorare”. Trovo che sia bellissimo, c’è tutta l’Italia qua dentro». Poi prosegue parlando della sua infanzia e dei primi provini: «Ero molto agitata. Sono sempre stata una bambina estroversa, reagisco parlando molto e in quel provino per una pubblicità mi presero. Da lì è un po’ partito tutto». E non rimpiange l’aver “sacrificato” l’infanzia per inseguire il suo obiettivo: «Le ragazze sono piene di energie, a volte si disperdono: io avevo un sogno, forse mi sono dispersa meno degli altri. Credo che sia stato un grande regalo capire che volevo fare un mestiere. Fondamentalmente, volevo diventare grande».
CRISTIANA CAPOTONDI OSPITE A VIENI DA ME
Insieme a Edoardo Leo, Cristiana Capotondi sarà protagonista di Ognuno è perfetto, una serie tv brillante «da vero servizio pubblico»: «Racconta la storia di questo gruppo di ragazzi, alcuni con sindrome di down e altri con disabilità mentali, che attraversano l’Europa per far sì che una coppia di ragazzi down si ricongiunga. All’interno di questa storia, ci insegnano a buttare il cuore oltre l’ostacolo: siamo noi ad essere indietro da un punto di vista emotivo, grazie a questi ragazzi conosciamo e ci apriamo alla leggerezza». Poi sul fidanzato Andrea Pezzi: «Stiamo insieme da 14 anni, ci hanno un po’ separati alla nascita: da piccoli ci somigliavamo molto». Continua la Capotondi: «Mi imbarazza sempre parlare di lui, è carne della mia carne. Ha detto che toccherà a me chiedergli di sposarmi? Nel cazzeggio generale, sì, un giorno gli chiederò di sposarmi».