Cristiana Capotondi è la protagonista della nuova fiction “Bella da morire” in onda domenica 29 marzo 2020 in prima serata su Raiuno. All’interno della serie l’attrice interpreta il ruolo dell’ispettrice di Polizia Eva Contini chiamata a scoprire chi ha ucciso la giovane Gioia Scuderi. Una storia di violenza che accende ancora una volta i riflettori sul tema del femminicidio e della violenza sulle donne, un ruolo che la Capotondi ha accettato con grande entusiasmo pur non riconoscendosi totalmente nel suo personaggio. Intervista da SuperGuida Tv, infatti, l’attrice parlando del suo personaggio ha rivelato: “Eva mi è stata simpatica perché nonostante sia sgarbata e maleducata è una che racconta la verità. Il suo limite è che andando dritta al punto non riesce a concepire strategie diverse e forse anche più intelligenti”. Non solo, l’attrice ha anche precisato sul suo ruolo: “è una donna molto ruvida e che non ha molti punti in comune con me. C’è una cosa però che mi ha convinto che questo personaggio potesse darmi molto dal punto di vista personale. Pur essendo sgarbata e pur commettendo degli errori perché come vedremo ha una posizione ideologica molto netta rispetto al mondo maschile capirà di aver sbagliato arrivando a mettere in discussione la sua vita per recuperare e cambiare”.
Cristiana Capotondi: “Sono una fan assoluta dell’intelligenza maschile”
Un ruolo importante quello interpretato da Cristiana Capotondi in “Bella da morire”, la serie sul femminicidio trasmessa su Raiuno. Un ruolo che portato l’attore a indagare anche su stessa come ha confessato dalle pagine di Grazia: “scopro di essere fragile, fallibile e quindi mi metto in discussione (attitudine assai poco maschile…). Mi tolgo la maschera e capisco di poter accedere a quei principi di morbidezza, di accoglienza, di ascolto, di ricerca della conciliazione, che un po’ contraddistinguono il nostro genere. La donna è mobile, ed è una virtù: siamo mosse dall’intelligenza emotiva, dobbiamo trasformarlo in forza: non c’è più bisogno di scimmiottare i maschi”. Attenzione però a definirla una “femminista” visto che la Capotondi ha un’idea ben precisa sulla questione: “mi interessa l’essere tout court, a prescindere dal sesso. Sono una fan assoluta dell’intelligenza maschile, e trovo di averne ricevuto tantissimo: non sarei quella che sono, per esempio, se non avessi incontrato il mio compagno. Mi ha insegnato parecchio persino sull’essere donna”.
Cristiana Capotondi e il Coronavirus: “Sto seguendo tutte le indicazioni”
La messa in onda di “Bella da morire”, la fiction campione d’ascolti di Raiuno con protagonisti Cristiana Capotondi e Matteo Martari è coincisa anche con lo scoppiare dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. La diffusione del Covid 19 ha spinto il governo a misure e divieti tra cui l’impossibilità ad uscire di casa se non per motivi di lavoro o per fare la spesa. Come tutti anche la Capotondi è in quarantena ed isolamento e dalle pagine di SuperGuida Tv ha raccontato come sta vivendo questo periodo storico così tragico e difficile: “sto seguendo tutte le indicazioni tanto che esco solo per fare la spesa, buttare la spazzatura e farmi una camminata per il quartiere. Ho la fortuna di vivere in campagna. Sto dedicando molto tempo alla lettura e alle faccende di casa. Nel frattempo seguo costantemente l’informazione per provare a capire qualcosa”.