Cristiana Ciacci, figlia di Little Tony, è intervenuta a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, parlando della sua lotta passata contro l’anoressia, una patologia che suo padre non riusciva a riconoscere. “Papà non la capiva per un fatto suo culturale, non d’ignoranza. Era difficile comprendere questa malattia per lui, visto che era nato nel 1941: in quel periodo, le malattie erano ictus e infarto. Lui banalizzava molto, diceva: ‘Sei tu che non vuoi mangiare’. Si vergognava della mia eccessiva magrezza”.
La donna ha asserito poi che “fortunatamente ne sono fuori da otto anni, ma ho sempre paura di dire ne sono fuori e sono guarita. È uno specchio che mi vedo sempre dietro alle spalle. Il mio corpo non è perfetto dopo cinque gravidanze, ma la malattia è un mostro che annienta le persone nell’anima e nella vita sociale. Ci si rinchiude, ci si allontana da tutti, perché ogni incontro finisce inevitabilmente per sfociare nella convivialità, dunque si diventa bugiardi verso se stessi e verso gli altri”.
ANORESSIA, TANIA ZAMPARO: “PESAVO 49 CHILOGRAMMI”
Tania Zamparo, ex Miss Italia 2000, a “Storie Italiane” ha rivelato che, in gioventù, era arrivata a pesare 49 chilogrammi: “La mia anoressia è iniziata con la necessità di perdere qualche chilogrammo che avevo preso durante la povertà. Stavo iniziando a fare la modella ed erano richiesti dagli stilisti determinati canoni, al fine di rientrare nelle misure per poter indossare i capi d’abbigliamento. Negli anni, secondo me, questa situazione è anche peggiorata”.
Zamparo ha aggiunto poi che “la bellezza morbida richiama a una moda più femminile. Tutto questo problema arriva dagli stilisti, che dovrebbero amare le donne ed esaltarne bellezza e femminilità. Su questo, poi, si sono innestate delle mie problematiche adolescenziali, perché non si diventa anoressiche se non c’è un problema a socializzare e di amore proprio. Negli anni ’80 e ’90 avevamo delle modelle meravigliose, come Claudia Schiffer, Naomi Campbell ed Eva Herzigova, che erano in salute, con le loro forme. Perché non si può ritornare a quella bellezza?”.