In collegamento con la trasmissione Uno Weekend, oggi abbiamo ritrovato Cristiana Ciacci, figlia di un mito degli anni Sessanta, Little Tony. La donna ancora oggi tiene in vita l’importante eredità musicale del padre con la Little Tony Family, la celebre band. Ripensando agli anni Sessanta, Cristiana ha svelato i suoi ricordi del periodo: “Io non c’ero negli Anni ’60 quindi ho dei ricordi solamente dei racconti che mi faceva papà. Mi raccontava di anni bellissimi. Oltre al boom economico l’Italia era in piena ripresa e in pieno cambiamento anche musicale”, ha spiegato.
In quegli anni, infatti, c’erano canzoni bellissime, inclusa “gran parte della produzione discografica di papà, tutti i suoi più grandi successi sono degli anni Sessanta”, ha svelato. “Era quindi un’età bellissima”, ha aggiunto la figlia di Little Tony, conversando con i due padroni di casa della trasmissione di Rai1, Beppe Convertini e Anna Falchi.
Cristiana Ciacci, il padre Little Tony ed i magici anni Sessanta
Durante la puntata di oggi di Uno Weekend, l’ultima della stagione, non poteva mancare un filmato con un omaggio doveroso al padre di Cristiana Ciacci, Little Tony, ed ai suoi indimenticabili successi musicali. Un video che ha fatto molto piacere all’ospite in collegamento, la quale ha seguito con grande commozione le esibizioni del padre che hanno segnato una vera e propria epoca.
Ancora oggi suona con la sua band le canzoni del padre, ma cos’è che conquista ancora le nuove generazioni delle canzoni di Little Tony? La Ciacci ha replicato: “Questa è una cosa molto molto bella che ho modo di constatare con mano quando facciamo degli spettacoli. Papà è parte integrante dello spettacolo perchè viene proiettato su un grande schermo alle nostre spalle e canta alcune frasi delle sue canzoni con noi e questo crea un impatto emotivo molto forte”, ha spiegato Cristiana. Le persone, ha aggiunto, “rimangono affascinate” e sono persone “di tutte le età”, comprese le generazioni più giovani.
Il libro sul padre
Cristiana Ciacci ha scritto anche un libro sul padre: “In tantissime interviste abbiamo sempre detto che avevamo un rapporto un po’ complicato ma non abbiamo mai avuto modo e possibilità di spiegare il motivo. Alla base c’era questo amore sconfinato ma poi il rapporto inevitabilmente era molto contrastato tra noi”, ha spiegato. Nel libro sono presenti numerosi aneddoti privati tra padre e figlia.
La Ciacci ha raccontato di aver vissuto molto poco la presenza del padre nel corso della sua infanzia ma ha anche svelato che una volta girò mezzo mondo per raggiungerla a Singapore dove era con la madre – che faceva la hostess -, quando aveva appena 3 anni: “Gli chiesi di venire per la vigilia di Natale senza rendermi conto dell’enorme distanza e lui prese subito un aereo per stare con me per un paio di ore”. Con il senno di poi, quella fu per lei una grandissima dimostrazione d’affetto.