Cristiana Ciacci ha 5 figli: “Se parlo dei nonni? Certo! Tre lo hanno conosciuto, i due più piccoli no ma conoscono tutte le sue canzoni, cantano e ballano, vedono le fotografie”. La donna ha ammesso di aver sentito la mancanza della sensazione che si prova ad essere figlia. Il padre Little Tony purtroppo non ha compreso il suo grande dolore causato dall’anoressia: “Per papà non era una malattia. Era molto distratto e preso dalla sua carriera ma rifiutava qualunque problema psicologico. Per lui le malattie erano solo quelle reali come i tumori”. Parlare con lui, ha ammesso Cristiana, era molto difficile. “Questo mio lato lo rifiutava, non mi sono mai potuta confrontare sulla malattia”, ha aggiunto.



Ma Cristiana è riuscita a dire al padre tutto ciò che provava per lui? “Non gli ho detto tutto, tutto gliel’ho detto un minuto dopo che è morto. Ho fatto uscire tutti dalla stanza e gli ho detto tutto, ma finché era in grado di capire gli ho detto la cosa più importante, che gli volevo un bene folle”, ha ammesso. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“Solitudine, rabbia, anoressia: vita complicata”

Cristiana Ciacci, la figlia del compianto Little Tony, è stata ospite oggi in studio a Domenica In. “C’è tanta emozione”, ha commentato subito dopo il suo ingresso. Per la prefazione del suo libro voleva che fosse Mara Venier a farlo per via della loro forte amicizia. Nel suo libro Cristiana racconta sia il bello della vita ma anche i tanti dolori e le solitudini vissute: “L’ho scritto insieme a Teresa Giulietti, ci ho pensato tanto”, ha ammesso. “Avere papà mi ha fatto fare tante esperienze ma c’è il rovescio della medaglia: è stata una grandissima solitudine”, ha aggiunto, “ho sofferto tanto la solitudine, grandi carenze affettive”. “Volevo quelle cose normali che ogni bambino desidera”, ha spiegato, ma i suoi genitori erano distanti e questo “ha fatto crescere un’adolescente arrabbiata”. La morte della madre a 17 anni non le ha permesso di recuperare il rapporto con lei. “L’anoressia… poi la vita è stata molto complicata, molto simile alla vita di molte altre persone comuni”, ha raccontato.



“Io ero innamorata di papà”, ha ammesso. Lei voleva solo l’attenzione del padre che alla fine è arrivata: “Ci abbiamo lavorato su e mettere un punto alle divergenze”, ha aggiunto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Cristiana Ciacci a Domenica In

Non è la prima volta che sentiamo parlare di Cristiana Ciacci, l’unica figlia di Little Tony, e non sarà nemmeno l’ultima visto che la donna è spesso in tv proprio come ospite per parlare del padre, della sua vita e raccontarne inediti aneddoti. Qualche giorno fa è uscito il libro che parla ancora di lui (libro ‘Mio padre Little Tony’, edito da Bertoni Editore e scritto insieme a Teresa Giulietti) e della sua vita e oggi Cristiana Ciacci sarà ospite a Domenica In forse proprio per lanciarlo e rispolverare vecchi ricordi insieme ad una serie di amici e colleghi dell’Elvis Presley italiano (vedi Mal o Bobby Solo).

I tre in comune non avevano solo il ciuffo e i capelli cotonati, ma anche un altro tipo di gavetta e di lavoro duro alle spalle. Cosa scopriremo oggi di Cristiana che ancora non sappiamo e del suo difficile rapporto con il padre. Chi conosce la loro storia sa bene che all’inizio degli anni ’90 proprio quando lei aveva venti anni circa, la madre, nonché moglie di Little Tony, è morta per un tumore alle ossa.

Cristiana Ciacci “Mio padre Little Tony ha faticato a capire”

A quel punto i due sono rimasti da solo e tra loro si è alzato un muro che è stato difficile da abbattere, come la stessa Cristiana Ciacci ha affermato. La stessa Teresa Giulietti parlando del libro ha confermato che dentro c’è la storia di un uomo molto generoso con il suo pubblico ma poco presente con la figlia: “Questa è la storia di un rapporto d’amore conflittuale tra un uomo e la figlia che ha saputo ribellarsi alle mancanze subite tramutandole in punti di forza della sua vita”.

Cristiana Ciacci è riuscita a districarsi nella vita formando la sua famiglia e ottenendo così l’amore che ha sempre sognato e che può ricambiare, senza mura da abbattere.